
Sovraffollamento
Carceri, La Russa riceve Bernardini e Giachetti: focus su buona condotta e liberazione anticipata
Il presidente del Senato ha incontrato la presidente di Nessuno Tocchi Caino e il parlamentare di Italia Viva. Al centro del colloquio l'emergenza carceraria e la necessità di scontare la pena in condizioni di civiltà
Detto fatto. Ignazio La Russa ha ricevuto questa mattina a Palazzo Madama, Rita Bernardini, presidente dell’associazione Nessuno Tocchi Caino e il deputato di Italia Viva Roberto Giachetti, firmatario di una proposta di legge sulle carceri. Nei giorni scorsi il presidente del Senato aveva fatto sapere che li avrebbe incontrati per un confronto sul tema del sovraffollamento degli istituti penitenziari, definito “una reale emergenza, su cui bisogna intervenire”.
“Ritengo che il problema del sovraffollamento sia un problema vero e il governo lo sta affrontando pensando di aumentare i luoghi dove è possibile scontare la pena. Per farlo ci vuole tempo”, aveva detto La Russa esprimendo apprezzamento per la proposta di legge di Giachetti per tamponare l’emergenza. Si tratta di prevedere la possibilità di godere di una “liberazione anticipata” per quelli che hanno una buona condotta durante il periodo di carcerazione.
Carceri, La Russa riceve Bernardini e Giachetti
Un impegno rispettato e apprezzato dai due protagonisti di storiche battaglie garantiste e a difesa della vivibilità degli istituti penitenziari. “Come previsto, abbiamo incontrato stamattina a mezzogiorno il presidente del Senato Ignazio La Russa che ringraziamo per l’attenzione e la sensibilità dimostrata riguardo la problematica delle carceri”. Così in una nota Bernardini e Giachetti. Al centro del colloquio la necessità di affrontare il perdurante sovraffollamento delle carceri (16.000 detenuti in più rispetto ai posti disponibili) “affinché la pena possa essere scontata secondo quanto previsto dalle leggi in vigore cioè – come ha ribadito il presidente del Senato – nella maniera più civile possibile”.
Focus sulla norma della buona condotta
“Si è così discusso – prosegue il comunicato – di quella che potrebbe essere definita ‘la norma della buona condotta’. Una norma pensata per innescare un percorso virtuoso per il detenuto che abbia un incentivo a comportarsi nel modo migliore per accedere alla già prevista ‘liberazione anticipata’, potenziata per il solo momento emergenziale”. In sostanza – spiegano – si tratta di una riduzione controllata della popolazione carceraria fino a che non sarà risolto il problema del sovraffollamento che di per sé genera trattamenti inumani e degradanti.
L’appello: le forze politiche depongano le armi
“Proprio per accentuare la caratteristica di norma della buona condotta saranno automaticamente esclusi i detenuti autori di aggressioni nei confronti del personale, in particolare della polizia penitenziaria”. La radicale e il deputato renziano apprezzano la scelta del presidente del Senato, “nella piena consapevolezza che qualunque decisione non potrà che essere nelle mani del Parlamento. Certamente aiuterebbe molto se fosse accolto l’appello del professor Tullio Padovani affinché le forze politiche ‘depongano le armi e si assumano le proprie personalità’”.