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Il luogo dell’attentato a Washington

Fermato un uomo

Attentato a Washington: grida «Palestina libera» e uccide due membri dell’ambasciata israeliana

È successo all'esterno del Capital Jewish Museum, i due erano fidanzati e stavano per sposarsi. L'ira di Trump: «Queste orribili uccisioni a DC, basate ovviamente sull'antisemitismo, devono finire, ora. L'odio e il radicalismo non hanno spazio negli Stati Uniti»

Esteri - di Agnese Russo - 22 Maggio 2025 alle 08:20

Un attentato all’esterno del Capital Jewish Museum di Washington ha sconvolto gli Usa: due dipendenti dell’ambasciata israeliana sono stati uccisi a colpi di pistola, mentre uscivano da un evento al museo, da un uomo armato che ha urlato «Palestina libera». La sparatoria si è verificata intorno alle 21.15 ora locale, le 3.15 in Italia. Le vittime sono un uomo e una donna. Sia il presidente Donald Trump, sia il segretario di Stato Marco Rubio hanno parlato di attacco antisemita. Da Israele è intervenuto il presidente Isaac Herzog: «Non lasceremo che il terrorismo e l’odio ci spezzino». Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha annunciato il rafforzamento delle misure di sicurezza in tutte le sedi diplomatiche nel mondo.

Fermato l’uomo dell’attentato al Capital Jewish Museum di Washington

L’uomo sospettato dell’uccisione è stato identificato come Elias Rodriguez, 30enne originario di Chicago. È stato fermato dalla sicurezza del museo. «Prima di aprire il fuoco il sospetto è stato visto fare avanti e indietro. Si è poi avvicinato a un gruppo di quattro persone. Ha tirato fuori un’arma da fuoco e sparato», ha ricostruito la polizia di Washington. Dopo essere stato fermato ha indicato il punto in cui si era liberato dell’arma. «Riteniamo che ad aprire il fuoco sia stato un unico sospetto che è ora in arresto», ha dichiarato la responsabile della polizia di Washington, Pamela Smith, parlando alla stampa.

Fidanzati in procinto di sposarsi: chi erano le due vittime

I due dipendenti dell’ambasciata israeliana a Washington uccisi sono stati colpiti «da vicino», ha reso noto la portavoce della sede diplomatica, Tal Naim Cohen. I due, una coppia nella vita, stavano per fidanzarsi. Lui aveva acquistato un anello di fidanzamento proprio la scorsa settimana, con l’intenzione di offrirlo alla sua compagna nei prossimi giorni a Gerusalemme, dove avevano pianificato di viaggiare, ha aggiunto l’ambasciatore, Yechiel Leiter. La American Jewish Committee aveva contribuito all’organizzazione dell’evento in programma al Museo ieri sera.

Ted Deutch, amministratore delegato dell’American Jewish Committee (Ajc), ha confermato che l’Ajc stava ospitando un evento al museo quando è avvenuta la sparatoria. Una delle vittime è stata trasportata in un ospedale vicino in condizioni critiche prima di morire a causa delle ferite riportate.

L’ira di Trump per l’attentato di Washington: «L’odio e il radicalismo non hanno spazio negli Usa»

«Queste orribili uccisioni a DC, basate ovviamente sull’antisemitismo, devono finire, ora. L’odio e il radicalismo non hanno spazio negli Stati Uniti», ha scritto Trump sui social. «È uno spudorato atto di violenza codarda e antisemita. Non vi sbagliate: ritroveremo i responsabili e li porteremo di fronte alla giustizia», ha scritto il segretario di Stato Usa, Marco Rubio, su X.

Herzog: «L’America e Israele uniti nel difendere le nostre genti e i nostri valori»

«L’America e Israele rimarranno sempre uniti nel difendere le nostre genti e i nostri valori comuni. Non lasceremo che il terrorismo e l’odio ci spezzino», ha dichiarato il presidente israeliano Isaac Herzog, parlando di «uno spregevole attentato antisemita».

Netanyahu annuncia il rafforzamento delle misure di sicurezza nelle sedi diplomatiche

Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha anticipato che saranno rafforzate le misure di sicurezza nelle sedi diplomatiche israeliane di tutto il mondo e ha ringraziato il Presidente americano Donald Trump «per la sua posizione chiara contro l’antisemitismo». Anche Netanyahu ha parlato di «orrendo omicidio antisemita». «Stiamo assistendo al terribile costo dell’antisemitismo e all’incitazione selvaggia contro lo Stato di Israele. Le calunnie sanguinose contro Israele ci costano sangue e devono essere combattute senza sosta», ha aggiunto.

L’ambasciatore israeliano all’Onu: «Oltrepassata una linea rossa»

Danny Danon, ambasciatore israeliano presso le Nazioni Unite, ha scritto in un post sui social che altri due dipendenti dell’ambasciata israeliana sono rimasti feriti nella sparatoria, ma il numero non è stato confermato dalle autorità. «La sparatoria mortale avvenuta fuori dall’evento che si è svolto al Museo ebraico di Washington è un atto depravato di terrorismo antisemita», ha scritto Danon su X. «Fare del male alla comunità ebraica significa oltrepassare una linea rossa. Siamo fiduciosi che le autorità statunitensi intraprenderanno azioni forti contro i responsabili di questo atto criminale. Israele continuerà ad agire con determinazione per proteggere i suoi cittadini e i suoi rappresentanti – ovunque nel mondo».

 

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di Agnese Russo - 22 Maggio 2025