Montanari la spara più grossa del solito: Ramy? A mio figlio bianco e integrato non sarebbe successo (video)

11 Gen 2025 14:53 - di Redazione
Montanari

Sulla drammatica vicenda di Ramy, il 19enne morto durante un inseguimento delle forze dell’ordine al Corvetto, le illazioni di Tomaso Montanari esternate a Piazza Pulita alimentano diffidenza e risentimento. Oltretutto, in diretta tv il solito prof critico d’arte (e non solo) più che di eloquenza, malgrado la citazione erudita degli Spartiati e degli Ilioti – (gli antichi abitanti del paese soggiogato dai Dori e ridotto in servitù che coltivava i campi dei loro padroni (i primi); e la definizione con cui saranno annoverati tutti i servi che saranno sottomessi al governo spartano (i secondi) – fa sfoggio di arroganza funzionale all’ennesimo attacco politico anti-governativo. Un assalto verbale motivato dal più profondo risentimento socio-mediatico.

L’occasione, ghiotta come sempre, come detto è quella che gli offre su un piatto d’argento Corrado Formigli che lo ospita nel salotto radical chic di Piazza Pulita su La7. L’argomento in discussione, la morte del 19enne Ramy Elgaml, lo scorso 24 novembre per le strade della periferia di Milano, mentre il giovane si trovava a bordo di uno scooter, guidato da un amico, e inseguito dai carabinieri.

Ramy, le illazioni di Montanari ospite a “Piazza Pulita”

Eppure la questione delicata, e non solo perché dopo l’acquisizione dei video e di alcuni audio su quanto accaduto quella notte non viene escluso lo scenario di uno speronamento volontario, e su cui i detrattori dei tutori dell’ordine e della sicurezza, in gran parte schierati a sinistra, si sono tuffati a pesce, fanno riferimento a una vicenda che investe la morte di un giovane. E fatti che coinvolgono le forze dell’ordine ancora al vaglio degli inquirenti. Dunque, questioni da sondare con i fatidici “piedi di piombo”, che dovrebbero quanto meno indurre alla cautela. Un concetto a cui evidentemente il prof storico dell’arte e esperto di demagogia applicata alla loquela televisiva, è probabilmente poco avvezzo…

«A mio figlio bianco e integrato non sarebbe successo»

Per Montanari infatti, le immagini che è chiamato a commentare “ad arte” «sono agghiaccianti»: e non è certo una verità rivelata o una rivelazione choc inedita la sua. Ma tanto basta al prof per dire quello che ha intenzione di dire, a prescindere dalla pretestuosità delle sue argomentazioni, o dagli elementi di cui è in possesso (o meno) in grado di sostenerle convintamente. E così, con aria assorta e toni incalzanti, Montanari si ritrova a parlare di patria, di integrazione e di sicurezza, asserendo con placida veemenza: «A mio figlio non sarebbe successo perché bianco e integrato».

Il prof la butta in politica pur di attaccare governo e decreto sicurezza

Eppure Montanari dimentica che con il casco, di notte, e durante un inseguimento teso e pericoloso per tutti i soggetti coinvolti, difficilmente le forze dell’ordine potevano individuare e agire intenzionalmente, in nome o contro, la nazionalità dei due giovani. Ma poco importa al professore, che prosegue nella sua intemerata ideologico-televisiva, aggiungendo a stretto giro: «La maggioranza nel decreto Sicurezza propone di peggiorare una norma già terribile inserita da Salvini nel Conte 1». Quale? «Quella secondo cui la cittadinanza possa essere revocabile per gravi reati».

Ma mescolare piani, valori, fatti e ipotesi non aiuta una corretta discussione

Un dato, buttato lì nella mischia delle dissertazioni erudite e dei richiami a facili (ri)sentimenti, che fanno dire al rettore dell’Università per stranieri di Siena, che «gli italiani di seconda generazione si sentano sempre un passo indietro». Cosa che introdurrebbe a «una società di tipo spartano – e qui Montanari incastona la perla di sapere degli Spartiati e degli Iloti di cui sopra – con delle persone di serie B». Tutto spiattellato senza pausa e senza un punto nel discorso. E con buona pace del buon senso e della prudenza che sarebbero opportuni quando si affrontano argomenti delicati come quelli in oggetto.

Montanari, mescola i piani e dispensa sentenze (morali e ideologiche)

Invece, il professor Montanari è andato dritto come un treno, commentando questa dolorosa storia con considerazioni tutt’altro che caute. Arrivando addirittura a mescolare colore della pelle e livello di integrazione. A teorizzare un improbabile collegamento fra il drammatico episodio e la presunta appartenenza etnica della giovane vittima. A disquisire sull’idea di patria e sulla sicurezza… Mentre sarebbe più logico provare almeno a ipotizzare che la tragedia che ha spezzato la vita del 19enne Ramy, magari, non si sarebbe verificata qualora lo scooter si fosse fermato all’alt dei militari. Al netto della nazionalità di chi guidava il mezzo, o di chi sfuggiva al controllo e allo stop intimato.

Insomma, ancora una volta mescolando i piani, si rischia più che altro di creare più confusione e di elevare al quadrato – se mai possibile in una storia come questa – il potenziale drammatico di una vicenda che coinvolge persone e situazioni che meriterebbero più rispetto, e maggiori certezze prima di emanare verdetti, anche se solo teorici. (Di seguito, in basso, l’estratto dell’intervento di Tomaso Montanari a Piazza Pulita su La7 dall’account X del programma condotta da Corrado Formigli).

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *