
Trump infiamma il Madison Square Garden, Hulk Hogan: “Qui non ci sono nazisti, ma solo americani”
“Votate per Trump”. Con poche parole e l’iconico gesto della maglietta strappata la leggenda del wrestling Hulk Hogan ha infiammato il Madison Square Garden di New York. Il campione di wrestling che sul ring newyorchese si è esibito più volte, è tornato a spendersi in prima persone per il candidato repubblicano alla Casa Bianca. Hulk Hogan ha incantato il pubblico così come aveva fatto durante al convention repubblicana.
Nel suo discorso all’evento della campagna elettorale dell’ex presidente Trump al Madison Square Garden di New York City, Hulk Hogan ha criticato coloro che hanno definito l’evento un raduno nazista degli anni ’30. “Qui non ci sono nazisti, vedo solo veri americani”, ha arringato il campione sventolando una bandiera a stelle e strisce.
Nella “sua” New York, a nove giorni dal voto presidenziale, davanti a una folla di sostenitori che ha saturato il Madison Square Garden, Donald Trump ha tenuto quello che è stato forse il suo discorso più acceso in questa campagna elettorale.
Una marea di cappellini rosso-Trump con la scritta Make America Great Again ha invaso la Quinta Strada. “Sono qui oggi con un messaggio di speranza: con il vostro voto metterò fine all’inflazione, farò tornare il sogno americano”, ha assicurato l’ex presidente, introdotto sul palco dall’ex First Lady Melania in una delle sue rare apparizioni in campagna elettorale. “Siamo in testa in tutti gli Stati in bilico e fra nove giorni conquisteremo la Casa Bianca”, ha aggiunto. Trump ha quindi lanciato un duro attacco a Kamala Harris: ha “distrutto il Paese. I nostri nemici ridono di lei, vogliono che vinca”. La vicepresidente – ha sottolineato – “ha importato criminali dalle prigioni di tutto il mondo, dal Venezuela al Congo”. Ma con me – ha assicurato – l’invasione finirà: “ora siamo un paese occupato. Fra nove giorni”, all’Election Day, “sarà la liberazione”.
Sul palco figure di spicco della campagna presidenziale trumpiana quali Elon Musk, Robert Francis Kennedy Jr, il wrestler Hulk Hogan e l’ex conduttore ultraconservatore di Fox News Tucker Carlson.