Sull’orlo del baratro: imminente attacco dell’Iran a Israele, gli Usa minacciano una dura reazione
Il conto alla rovescia è iniziato, il baratro di un conflitto allargato a tutto il Medio Oriente si avvicina. Gli ufficiali Usa ritengono che l’Iran possa lanciare un attacco missilistico nelle prossime 12 ore, probabilmente dopo il tramonto. L’Iran potrebbe lanciare anche droni e missili da crociera, come avvenuto nell’attacco dello scorso aprile che Israele ha per lo più sventato insieme agli alleati. L’allarme sul possibile attacco iraniano, che potrebbe avvenire nelle prossime ore, è arrivato a Tel Aviv verso mezzogiorno, ora locale. “Stiamo sostenendo attivamente i preparativi per difendere Israele da questo attacco”, ha dichiarato un funzionario della Casa Bianca citato dal New York Times, affermando che “un attacco militare diretto dell’Iran contro Israele avrà gravi conseguenze” per Teheran.
Il 13 aprile scorso, per rappresaglia contro un raid a Damasco che aveva colpito l’edificio del consolato iraniano nella capitale siriana uccidendo 16 persone, tra cui un importante generale dei Pasdaran, Mohammed Reza Zahedi, l’Iran aveva lanciato un attacco con missili e droni contro Israele, oltre il 90% dei quali intercettati grazie all’aiuto degli alleati.
L’Iran pronto a lanciare missili, Israele fa appello all’unità
Il possibile attacco dell’Iran contro Israele con missili balistici, missili da crociera e droni atteso nelle prossime ore dovrebbe avere come obiettivi tre basi dell’aeronautica e un quartier generale dell’intelligence a nord di Tel Aviv che nel frattempo il personale ha lasciato, anticipa il New York Times, citando tre fonti della difesa israeliana. Missili balistici ci mettono 12 minuti ad arrivare in Israele dall’Iran, missili da crociera due ore e droni nove.
“Siamo nel mezzo di una campagna contro l’asse del male iraniano. Dobbiamo restare uniti. Resisteremo insieme nei giorni difficili che ci attendono”. Così in un breve video il premier israeliano Benjamin Netayahu, poche ore dopo l’annuncio dell’avvio di incursioni di terra in Libano. Allerta anche dell’ambasciata degli Stati Uniti in Israele. Allo staff in Israele e nei Territori Palestinesi si chiede di rientrare nelle proprie abitazioni ed essere pronti a entrare nei rifugi antiaerei, riferisce il New York Times, sottolineando come si tratti delle prime indicazioni del genere dall’attacco iraniano contro Israele dello scorso aprile.
In Libano attacchi mirati
I raid delle truppe israeliane nel Libano meridionale, iniziati durante la notte, sono stati limitati e hanno interessato solo una breve distanza oltre confine. Inoltre non ci sono stati scontri diretti con Hezbollah all’interno del Paese. Lo ha indicato un alto funzionario israeliano della sicurezza citato dal Guardian, contraddicendo le precedenti affermazioni dell’Idf di “violenti combattimenti” al Sud. Un’operazione più ampia che abbia come obiettivo la capitale libanese Beirut, colpita da ripetuti attacchi aerei negli ultimi giorni, “non è sul tavolo”, ha poi aggiunto.