Ong spudorate, scorribande e divieti aggirati non gli bastano, esigono il controllo totale: e chiedono la chiusura di Frontex

30 Ott 2024 14:39 - di Martino Della Costa
Ong Frontex

Non si accontentano del sostegno ecclesiastico, dei finanziamenti che da vari Paesi dell’unione ricevono, e delle proteste e rivendicazioni postate quotidianamente in noime di una campagna social che fa proseliti: ora le Ong dimostrano di voler puntare ancora più in alto e forti dell’appoggio della sinistra, italiana ma anche europea, ora avanzano anche l’ultima, pretestuosa pretesa: che venga abolita l’Agenzia Frontex, organismo europeo che opera sui confini terrestri, marittimi e aerei, per arginare e disciplinare l’inarrestabile flusso d’immigrazione.

Migranti, le Ong puntano sempre più in alto: in una lettera controfirmata in 60, chiedono la chiusura di Frontex

Così, segnala Il Giornale in un esaustivo servizio sull’ultima iniziativa “propagandistica” e che entra operativamente nel merito, sottoscritta da ben 60 Ong che «hanno inviato una lettera aperta ai governi dell’Unione europea», controfirmata da 60 firme apposte in calce, tutto per rivendicare libertà di movimento totale. Chiedendo che Frontex venga definitivamente chiusa. E con l’occasione – perché no? – accusare chi di dovere implicitamente di essere causa e effetto delle morti dei migranti registrate nel viaggio verso l’Europa. Nella richiesta le Ong accusano «le politiche della fortezza Europa» di aver «ucciso oltre 40.555 persone dal 1993» «dal Mediterraneo all’Atlantico», passando per «il deserto». E fino alle «frontiere e i centri di detenzione».

Ma non è solo una questione di avere mano libera…

Tutto per arrivare alla sconcertante affermazione finale: «L’Ue ha le mani sporche di sangue. Al centro di questa violenza c’è l’Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera (Frontex), la forza di polizia di frontiera dell’Ue», scrivono le Ong nella lettera. Insomma, forma e contenuto lo esplicitano chiaramente: alle Ong che scorrazzano nel Mediterraneo e dintorni, non va giù non solo il fatto di non poter avere il controllo assoluto di intervento operativo e riconoscimento istituzionale delle loro operazioni nel Mediterraneo, “disturbato” dalla sorveglianza e supervisione garantita dalla presenza delle navi e degli aerei dell’agenzia europea. Ma anche il fatto che Frontex sia una realtà finanziata con fondi europei che, sottolinea non a caso Il Giornale, «come dichiarato in altre occasioni, le Ong vorrebbero poter gestire per le loro attività in mare».

Ong all’assalto, chiedono ufficialmente la chiusura di Frontex: ma a che titolo?

E infatti scrivono: «Crediamo nella libertà di movimento per tutti, nel dare sostegno e riparo ai migranti, e nel lavorare per un mondo in cui le persone non siano più costrette a fuggire dalle loro case e possano vivere dove scelgono di farlo. In questo contesto, Frontex non può essere riformata. Deve essere abolita». Pertanto, scrivono e firmano le Ong contro Frontex, «ci impegniamo a raggiungere questo obiettivo», dichiarano assertivi. Quindi chiosano perentori: «Esigiamo l’abolizione di Frontex e la fine del regime delle frontiere dell’UE che rappresenta». Ma, ci si chiede, chi le ha nominate nuove sentinelle di nuovi confini da loro stabiliti? E in subordine (anche se risulterebbe abbastanza chiaro): a quale scopo?

 

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *