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Nordio: “La Germania nazista come Paese sicuro? I paradossi non sono adatti alle sentenze, serve serietà”

Politica - di Redazione - 31 Ottobre 2024 - AGGIORNATO 1 Novembre 2024 alle 12:40

“Io credo che l’opposizione abbia tutto il diritto di chiedere le dimissioni mie o di qualsiasi altro componente del governo e abbia anche il diritto di chiedere nuove elezioni se le pare. L’opposizione fa l’opposizione, noi facciamo il governo“. A dirlo è stato il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, intervenendo alla trasmissione “Ping Pong” su Radio Rai 1, nella quale ha ribadito anche che fare il governo significa tenere fede agli impegni assunti con gli italiani. Nello specifico il Guardasigilli ha parlato della separazione delle carriere e della riforma del Csm, che “fanno parte del mandato che ci hanno affidato gli elettori quindi non è neanche un nostro diritto, ma un nostro dovere portarlo a compimento”. Ma Nordio ha anche stigmatizzato l’uso di espressioni come “lager” e “Germania nazista” in relazione alla questione migranti: è un linguaggio, ha avvisato, inadatto a “sentenze e ordinanze”. “Servono serietà e competenza”, ha avvertito il ministro.

Nordio liquida le richieste di dimissioni della sinistra: “Hanno il diritto di avanzarle, noi andiamo avanti”

“Il cronoprogramma che abbiamo fatto – ha aggiunto – definisce entro il mese di luglio la possibilità della doppia lettura e quindi del successivo referendum. Il referendum sarebbe evitato se vi fosse una maggioranza qualificata, ma probabilmente non ci sarà e tutto sommato auspicherei davvero il referendum perché in una materia così sensibile e controversa è giusto dare la parola al popolo italiano. Personalmente sono convinto che la grande maggioranza starebbe con noi”. Quanto al sorteggio per i membri laici del Csm, il Guardasigilli ha spiegato che “è oggetto di dibattito”. “Vi sono dei pro e dei contro, da un lato potrebbe sembrare irrazionale che una parte fosse sorteggiata e un’altra fosse eletta. Dal lato contrario mentre i giudici devono essere indipendenti e autonomi, e quindi per loro il sorteggio avrebbe un significato, i parlamentari sono espressione della volontà popolare e se il Csm deve avere anche una minima, minoritaria rappresentanza popolare, l’obiezione sarebbe fondata. Ne stiamo discutendo e la maggioranza – ha spiegato il ministro – si presenterà estremamente compatta in Parlamento”.

La mail di Patarnello? “Parole improprie e indecenti”

Poi Nordio, sollecitato dalle domande, è tornato sul tema dei migranti e di quanto successo in relazione al protocollo con l’Albania. Le affermazioni nella mail del magistrato Marco Patarnello, che invitava i magistrati a unirsi per fermare le politiche del governo Meloni, “in qualsiasi Paese normale avrebbero sollevato una rivoluzione, le ho ritenute non solo improprie ma anche indecenti”, ha commentato il ministro ed ex magistrato, chiarendo che “mi ha sorpreso la difesa corporativa da parte di alcuni magistrati, ma devo dire che, dopo, l’atteggiamento che ha tenuto il presidente dell’Anm Santalucia, che le ha definite inadeguate, ha gettato un po’ di acqua sul fuoco”.

La questione migranti e l’invito a non strumentalizzare fatti tragici come i lager e la Germania nazista

Quanto al fatto che i centri in Albania siano stati paragonati a dei lager, il ministro ha avvertito che “ci sono altri modi per esprimere il dissenso”. “Io sono stato ad Auschwitz, Birkenau, Dachau, ho visto quasi tutti i campi di concentramento e di sterminio, o quello che ne rimane, nazisti. Credo che proprio per la tragicità e unicità di quelle esperienze uniche nel catalogo nero dei crimini umani, queste espressioni dovrebbero essere evitate”. Anche rispetto al richiamo alla Germania nazista fatto dai giudici di Bologna, che hanno presentato ricorso alla Corte di giustizia dell’Ue contro il decreto Paesi sicuri, Nordio ha sottolineato che quello “è un linguaggio giornalistico, io spesso l’ho adottato quando scrivevo editoriali e libri, i paradossi sono sempre il sale della dialettica e del lessico, ma non sono adatti a sentenze e ordinanze soprattutto quando fanno riferimento a episodi della storia così gravi e atroci come il nazismo che sarebbe bene venissero affrontati con adeguata serietà e competenza”. E la trasformazione del decreto Paesi sicuri in un emendamento al decreto Flussi? “Seguiamo le procedure costituzionali e regolamentari, capisco che vi sia una reazione violenta dell’opposizione come sempre quando si tratta di materie così sensibili ma l’ultima parola spetta al parlamento e lì sarà occasione del dibattito”.

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