Terrore a Rotterdam: un morto e 2 feriti al grido di Allah Akbar. E l’Olanda chiede alla Ue lo stop ai migranti
Continuano le indagini sull’attentato a colpi di coltello avvenuto giovedì 19 settembre a Rotterdam, in Olanda, che ha provocato un morto e due feriti, tra i quali l’aggressore, un 22enne già conosciuto dalla polizia, che è stato arrestato.
Un 32enne olandese è stata ucciso a coltellate mentre un’altra persona, un 33enne svizzero, è rimasto gravemente ferito nell’attacco all’arma bianca. La polizia olandese ha non ha fornito dettagli sukl’identità del sospetto, anche lui rimasto ferito. Il portavoce della polizia Wessel Stolle ha detto che gli agenti stanno indagando sull’accoltellamento vicino allo storico ponte Erasmus.
Un istruttore di kickboxing ha neutralizzato l’aggressore di Rotterdam
Stolle, come riporta Ap, ha detto che non c’è al momento certezza sul movente, ma “si esaminano tutti gli scenari possibili”. Il quotidiano olandese De Telegraaf, citando numerosi testimoni presenti sulla scena, ha riferito ieri che l’uomo aveva attaccato persone a casaccio con due coltelli mentre gridava “Allah Akbar”.
L’aggressore è stato bloccato da un istruttore di kick boxing che stava tenendo una lezione vicino al ponte Erasmus. “Ho visto un uomo con due lunghi coltelli accoltellare un ragazzo”, ha dichiarato all’emittente pubblica olandese Nos, raccontando di essere “alla fine riuscito” a sopraffarlo.
Proprio in questi giorni, indipendentemente dall’attacco di Rotterdam, in Olanda tiene banco il tema dell’immigrazione. I Paesi Bassi hanno infatti inviato a Bruxelles la richiesta di esenzione dalla politica comune d’asilo e migrazione. Lo ha annunciato la ministra per l’Asilo, Marjolein Faber. “Ho appena informato la Commissione europea che desidero l’opt-out in materia di migrazione per i Paesi Bassi. Dobbiamo nuovamente occuparci della nostra politica di asilo”, ha scritto su X.
La lettera del ministro olandese a Bruxelles
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