Pescara, devastarono il reparto di oncologia: 14 persone denunciate, tre finiscono in carcere

18 Set 2024 14:38 - di Roberto Garritano
Pescara

Devastarono il reparto di oncologia dell’Ospedale di Pescara dopo la morte di un loro parente . Sono state individuate e denunciate dalla polizia 14 persone, accusate di aver danneggiato, venerdì scorso, il reparto di oncologia dell’ospedale Santo Spirito  e minacciato alcuni sanitari. Per tre dei denunciati sono stati sospesi i benefici dei quali godevano ed è stata ripristinata la misura del carcere.

Le indagini della squadra mobile di Pescara

Sulla base delle indagini della squadra mobile, stamattina a Pescara, con l’ausilio degli equipaggi del reparto prevenzione crimine, è stata data esecuzione a tre provvedimenti in carcere dopo la revoca dei benefici concessi dall’ufficio di sorveglianza di  nei confronti di una donna e due uomini. Sono state denunciate quattordici persone tutte accusate a vario titolo di danneggiamento, minaccia aggravata e interruzione di pubblico servizio. Come ricostruito dalle indagini, queste persone, entrate con violenza nel reparto di oncologia, avrebbero inveito e minacciato il personale sanitario per la morte di un parente ricoverato e avrebbero danneggiato la struttura, interrompendo il servizio ospedaliero.

L’aggressione ai medici e il caos in oncologia

Venerdì 13 settembre, dopo la morte di un uomo di etnia rom, diversi parenti, oggi identificati, erano entrati nel reparto di oncologia e avevano praticamente devastato tutto il possibile: macchinari ed attrezzature. Medici e infermieri erano stati minacciati e si era resa praticamente impossibile l’erogazione dei servizi agli altri pazienti. Da qui, oltre alle accuse di danneggiamento e di minaccia aggravata, l’interruzione del pubblico servizio. L’episodio era stato subito stigmatizzato dalla direzione generale dell’asl, dai sindacati medici e da tutte le forze politiche e sociali.

Alcuni giorni prima a Foggia, invece, i parenti di una ragazza morta per le complicazioni di un intervento chirurgico, avevano, per loro stessa ammissione, “fatto una gomorra” all’interno dell’ospedale. Per quel decesso la procura ha avviato comunque un’indagine iscrivendo diversi operatori sanitari nel registro degli indagati, a seguito di una denuncia per omicidio colposo da parte dei congiunti della vittima.

Schillaci annuncia l’aumento dei poliziotti negli ospedali

Negli ospedali pubblici e privati ​​accreditati “i posti di polizia nell’ultimo anno sono aumentati da 120 a 196″ mentre “il numero dei poliziotti è aumentato da 299 a 432”. Così il ministro della Salute, Orazio Schillaci , rispondendo a una interrogazione al question time della Camera.

“Inoltre, ricordo che il delitto di lesioni nei confronti della medesima categoria di professionisti, è stato reso procedibile d’ufficio, indipendentemente dalla volontà della vittima di sporgere denuncia”, ha aggiunto il ministro. Comunque “accanto alle misure deterrenti e repressive” contro le aggressioni agli operatori sanitari – ha detto ancora Schillaci – “ritengo doveroso menzionare anche le misure di carattere preventivo proposte nell’ambito dei lavori dell’Osservatorio nazionale sulla sicurezza degli esercenti le professioni sanitarie e socio -sanitarie (Onseps). Attualmente l’Osservatorio, ricostituito con decreto del ministero della salute del 7 dicembre 2023, sta espletando un’attività di studio ed approfondimento volta all’aggiornamento delle raccomandazioni, nonché alla predisposizione degli standard minimi dei contenuti dei corsi di formazione rivolta a tutti gli operatori del settore sanitario, e alla previsione di adeguate campagne di comunicazione volte a sensibilizzare la popolazione, come strumento particolarmente efficace per ristabilire il rapporto fiduciario tra paziente e sanitari”.

 

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *