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Moldavo prende a frustate per mesi il figlio adottivo, le sevizie scoperte dalla maestra di una scuola padovana

Cronaca - di Redazione - 17 Settembre 2024 - AGGIORNATO 17 Settembre 2024 alle 16:25

Frustate con la cintura dei pantaloni o con il filo elettrico e poi botte sulla pancia, schiena, gambe, braccia e genitali. Le violenze subite per mesi da un bambino di 10 anni, di Padova massacrato di botte dal patrigno moldavo con la complicità della madre, hanno avuto definitivamente fine con la decisione del gup Laura Alcaro di affidarlo a una nuova famiglia.

Il moldavo, 40 anni, la settimana scorsa ha patteggiato ed è stato condannato a un anno e otto mesi con il benestare del pubblico ministero Sergio Dini titolare delle indagini. Lo stesso ha fatto la madre, chiedendo di patteggiare un anno e 4 mesi di reclusione. A entrambi è stata sospesa la responsabilità genitoriale e adesso il piccolo è stato affidato a una coppia.

Le gravi violenze, secondo quanto riportato da Il Gazzettino, sarebbero iniziate a giugno dello scorso anno e si sarebbero protratte per tutta l’estate. Il patrigno, che non accettava il bambino come figlio, sfogava la sua frustrazione con atti di estrema violenza sul piccolo. Il bambino era coperto di lividi e a notare il suo stato sono state le sue insegnanti della scuola.

Ad accorgersi dei maltrattamenti subiti dal bambino sono state le sue maestre. Un giorno, appena arrivato a scuola, non ha voluto sedersi al suo banco: le tremende frustate ai glutei gli provocavano un tale dolore da non riuscire a mettersi sulla sedia. La docente, allarmata, ha chiamato il 118 con il ricovero al pronto soccorso dell’ospedale di Piove di Sacco. A quel punto, il piccolo ha raccontato che a ridurlo in quello stato era stato il patrigno. La coppia dovrà comparire di nuovo davanti al Gup il prossimo 25 novembre.

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di Redazione - 17 Settembre 2024