La verità su cittadinanza e Ius scholae: Ferro presenta i dati del Viminale che smontano le fake news della sinistra
La verità sulla cittadinanza che smonta le fake news arriva dal sottosegretario all’Interno Wanda Ferro in Aula durante la discussione sulle mozioni presentate dalle opposizioni sulla cittadinanza.
“Nell’anno 2023, gli stranieri che hanno acquisito cittadinanza italiana hanno sfiorato i 200.000 (199.995) – ha ricordato l’esponente di FdI – mentre la Spagna ne ha rilasciate 240.208; la Germania 200.100 e, infine, la Francia 97.288. Per quanto concerne il 2022, in base ai dati Eurostat, emerge che gli stranieri che hanno acquisito la cittadinanza italiana sono in totale 213.716, il 76% in più rispetto al 2021, quando erano diventate italiane 121.457 persone.
In totale, nel 2022, nell’UE sono 989.940 le persone che hanno acquisito la cittadinanza del Paese in cui vivono, con un aumento di circa il 20% (+163.100) rispetto al 2021. La maggior parte delle nuove cittadinanze (in numero assoluto) è stata concessa dall’Italia (22% del totale dell’UE), seguita dalla Spagna (181.581 pari al 18% del totale UE), dalla Germania (166.640, il 17% del totale UE), dalla Francia (114.500, il 12% del totale UE) e Svezia (92.200, il 9% del totale UE)”.
“Nel 202 undicimila brasiliani hanno preso la cittadinanza italiana”
“Nel 2022 – sottolinea ancora Ferro – sono diventati cittadini italiani soprattutto persone originarie da Albania (38mila), Marocco (31mila) e Romania (16mila). Questi tre Paesi rappresentano il 40% delle acquisizioni totali. Al quarto posto il Brasile (11mila), seguito da India, Bangladesh e Pakistan, che complessivamente hanno registrato 20mila nuove acquisizioni. L’età media delle persone che hanno acquisito la cittadinanza nei Paesi UE è di 31 anni. Tra coloro che hanno acquisito la cittadinanza italiana nel 2022, il 26% sono ragazzi di età tra 0 e 14 anni. Se si considera anche la fascia di età 15-19 anni, si arriva a comprendere il 37% di tutte le acquisizioni.
Le conseguenze che discendono dall’acquisto della cittadinanza e le potenziali criticità? Inespellibilità (salvo che per motivi di ordine pubblico e sicurezza). In base all’art. 19 del Testo Unico Immigrazione, non può essere espulso (salvo che per motivi di sicurezza) il cittadino straniero convivente con parenti entro il secondo grado o con il coniuge, di nazionalità italiana. Pertanto, qualora il minore acquisisse la cittadinanza grazie allo ius scholae, renderebbe non espellibili i propri genitori e i propri fratelli con lui conviventi”.