Mennea: 45 anni fa il record del mondo dei 200 metri. Presto un museo a Roma dedicato al ragazzo di Barletta
45 anni fa, accompagnato dal prof. Vittori, un italiano, bianco (il riferimento è necessario perché nella velocità i più grandi sono stati gli atleti di colore) correva i 200 metri a Città del Messico in 19″ 72, un tempo stratosferico, nuovo record del mondo. Quell’impresa realizzata alle Universiadi rimane la più grande del nostro indimenticato ragazzo di Barletta.
Il record di Mennea
Pietro era campione d’Europa in carica. A vent’anni aveva conquistato il bronzo alle Olimpiadi Monaco e quattro anni dopo era arrivato quarto. Il record apparteneva a Smith, l’uomo del pugno chiuso, che lo aveva stabilito alle Olimpiadi della capitale messicana sfruttando il vento favorevole. Mennea e Vittori avevano preparato tutti nei dettagli ma bisognava avere la fortuna che il vento non superasse i due metri l’ora, perché altrimenti il tempo non sarebbe stato convalidato.
19″72 fu il risultato. Un record incredibile all’epoca che avrebbe resistito per 17 anni, fino all’arrivo del “mostro” Johnson alle olimpiadi di Atlanta.
Pietro riuscirà un anno dopo a vincere l’oro a Mosca. Qualificatosi per un pelo in finale e partito dall’ottava corsia, ultimo ai cento metri, sarà protagonista di una rimonta incredibile che lo porterà davanti al rivale britannico Wells.
Il museo a Roma
“Il 12 settembre del 1979, data storica per l’Italia e per l’atletica italiana, Pietro Mennea, a Città del Messico, nei 200 metri piani consegnava al nostro Paese un record rimasto imbattuto per 17 anni, il famoso e mitico 19.72 del Sud, della mia città, Barletta, con la sua forza e la sua capacità, in quel momento entrava nell’olimpo mondiale dello sport Una dimostrazione di carattere, di forza, determinazione e di sofferenza ‘Soffri ma sogni’ era il suo motto, il suo slogan. Ecco perché anche nelle sue tante attività, non solo professionali ma anche politiche, è giusto ricordarlo oggi in quest’Aula. Numerose sono sempre le iniziative per ricordarlo. Quest’anno durante gli Europei è stata coniata la moneta celebrativa con la sua effigie, come quattro anni fa su mia iniziativa un francobollo celebrativo per la conquista dell’oro mondiale delle Olimpiadi di Mosca del 1980. E a breve, grazie alla Fondazione Mennea e alla moglie Manuela Olivieri, avremo qui a Roma il Museo intitolato a Pietro Mennea”. Così il senatore di Forza Italia Dario Damiani intervenendo in Aula a Palazzo Madama.