M5s a pezzi, è scontro di cervelli. Toninelli: “Conte folle”. Scanzi: “Grillo si sta evirando”
Volano gli stracci tra Conte e Grillo e la polemica si allarga anche all’interno del Movimento 5 Stelle e tra i suoi personaggi di riferimento. Particolarmente duro nei confronti dell’ex premier, il suo ex ministro dei Trasporti, Danilo Toninelli che attacca: “Golpe di Conte? No, gli mancano le radici antiche del M5S. Mettere in votazione certe cose significa stravolgere completamente il Movimento e questo è folle e autolesionista. È normale che il garante dei valori e dei principi del Movimento chieda spiegazioni”.
Toninelli: “Conte ci vuole trasformare in un partito come gli altri”
A “L’attimo fuggente” a radio Giornale Radio, Toninelli rincara la dose: “La debolezza di Conte, che sta portando tantissime persone ad andarsene dal Movimento, è che si sta posizionando indipendentemente dagli accordi di governo. Negando tutte le battaglie avevamo fatto”.
E sulle posizioni tra i belligeranti, l’ex ministro traccia i fronti: “Da una parte c’è Grillo che parla di contenuti e vuole mantenere saldi alcuni principi, dall’altra c’è una persona che minaccia di togliergli il contratto e lo attacca sul personale”.
La soluzione? “Se Conte risponde alle domande di Grillo è tutto risolto, altrimenti qualche problema ci sarà. Se sto con mamma o con papà? Io sto con un Movimento che si taglia lo stipendio e che non fa della politica una professione, mentre Conte vuole trasformarlo in un partito come gli altri”, conclude Toninelli, affossando il suo ex premier.
Scanzi: il M5s è morto da un pezzo
Sulla trincea opposta Andrea Scanzi, simpatizzante grillino della prima ora. Sul Fatto quotidiano il giornalista e conduttore tv spara a palle incatenate contro Grillo. Per Scanzi, “è del tutto evidente che abbia ragione Conte. Beppe Grillo, in via teorica, farebbe anche bene a difendere il fortino delle regole identitarie del M5S che fu. Ma – appunto – quel Movimento è morto da un bel pezzo, per l’esattezza da quando Grillo (che ha meriti enormi, ma pure colpe notevoli) appoggiò infaustamente il governo del “più grillino dei grillini” (?) Draghi. Chi vota ancora 5Stelle lo fa – più che altro – perché c’è Giuseppe Conte: quindi l’alternativa è avere un futuro (con Conte) o evirarsi (con Grillo) in nome di una “purezza” smarrita da un bel pezzo. Davvero qualcuno ha dubbi in merito?”.
Adesso i pupari del grillismo se li cantano di santa ragione e si scoprono gli altaretti!
Bisogna dire che al primo posto l’ipocrisia di chi ha impropriamente ha cavalcato il disagio grillino dietro le quinte e come gli avvocati “migliori” quando si perde .. avete perso e quando si vince abbiamo vinto!!