L’intervista. Kelany: “Contro Salvini processo surreale. E a sinistra c’è pure chi vuole dare la cittadinanza onoraria alle Ong…”
“Quando siamo arrivati al governo ci siamo trovati di fronte a un’emergenza epocale, i dati erano impietosi, abbiamo affrontato con coraggio circostanze che era state lasciate irrisolte dai governi di sinistra. Lo abbiamo fatto seguendo le linee del programma elettorale, così come deve fare un governo serio. E quando succede questo i risultati arrivano”. La deputata Sara Kelany, responsabile del Dipartimento immigrazione di FdI, questi risultati li ha illustrati nel corso di un convegno sul tema organizzato dal partito a Trapani, città che per un’iniziativa del sindaco dem, Giacomo Tranchidia, si appresta ad assurgere a simbolo delle politiche immigrazioniste della sinistra: il primo cittadino ha promosso l’assegnazione della cittadinanza onoraria agli operatori delle Ong coinvolti nel processo sui “taxi del mare”, concluso lo scorso aprile, dopo sette anni, con il proscioglimento.
Poi però arriva la richiesta di una condanna a sei anni nei confronti di Matteo Salvini per il caso Open Arms…
Voglio esprimere la mia solidarietà al ministro Salvini, sta affrontando un inverosimile processo solo per aver difeso i confini italiani. Assistiamo ad un episodio surreale, perché colpevolizzare e perseguire giudiziariamente delle legittime scelte politiche, costituisce un precedente pericoloso, che dovrebbe far ragionare tutta la politica, indipendentemente dallo schieramento.
E dell’iniziativa del sindaco di Trapani che pensa?
Che siamo alle solite: la sinistra non perde mai occasione di dimostrarsi ideologica e scollegata dalla realtà. Una proposta di questo tipo è assurda, le Ong sono dei soggetti privati finanziati da privati, che ammettono chiaramente di avere tra i loro scopi, più dei fini umanitari, quello di influenzare le politiche migratorie di uno Stato sovrano come l’Italia. Bisognerebbe piuttosto pensare al grande lavoro della Guardia Costiera, che nel 2023 ha salvato oltre 100mila vite nel Mediterraneo.
Il convegno promosso a Trapani dal coordinatore provinciale di FdI e capogruppo d’opposizione al Comune, Maurizio Miceli, è stato una risposta al sindaco?
Considerato il contesto, anche. E considerata la risposta che abbiamo avuto dalla platea, che si è dimostrata molto coinvolta, direi che era una risposta attesa. Ma l’incontro è stato soprattutto l’occasione per illustrare i buoni risultati del governo, certificati anche da Frontex: nei primi otto mesi del 2024 gli attraversamenti irregolari dei migranti delle frontiere dell’Ue sono diminuiti del 39%, grazie al crollo degli arrivi sulla rotta balcanica, che sono diminuiti del 77%, e sulla rotta del Mediterraneo centrale, quella che porta alle nostre coste, che hanno registrato il meno 64%. Ancora Frontex riconosce che questo risultato è dovuto alla riduzione delle partenze illegali determinata dalle misure preventive adottate da Tunisia e Libia e dagli accordi firmati da Ue e singoli Stati membri con i principali Paesi di partenza. È il riconoscimento dell’efficacia della strategia portata avanti dal governo Meloni. Come lo è l’attenzione che riceviamo da parte di altri governi, non necessariamente di impostazione conservatrice.
Si riferisce al premier britannico Starmer, che lunedì incontrerà Giorgia Meloni per “imparare dal successo dell’Italia nell’affrontare la crisi dei migranti”, secondo quanto scritto dal Telegraph?
Sì, e non solo a lui. Vediamo che in Europa sono in molti ad aver capito che sulle politiche migratorie va cambiato il paradigma. Le notizie di questi giorni che arrivano da Svezia e Olanda, l’esplicito apprezzamento da parte della Germania dell’accordo stipulato tra Italia e Albania, lo stesso cambio di passo registrato a Bruxelles… Mi pare evidente che l’Italia sta facendo scuola. Solo la sinistra italiana sembra non rendersene conto.
A questo proposito, come giudica i toni dell’opposizione rispetto al decreto Sicurezza?
Esattamente come giudico quelli sulle politiche migratorie. Anche su quel terreno noi stiamo risolvendo problemi che si sono generati e aggravati per il lassismo dei governi precedenti. Lo stiamo facendo con pragmatismo e guardando alle esigenze degli italiani. Loro starnazzano e noi rispondiamo con i fatti concreti. Gli italiani questo lo stanno comprendendo molto bene, infatti saliamo nei sondaggi.