L’intervista. Bignami: “Il kit del Pd? Per la serie ‘piove governo ladro’. Siamo nella terra di Guareschi…”
Galeazzo Bignami, viceministro alle Infrastrutture e ai trasporti, è sarcastico. Raggiunto per telefono sulla vicenda del prontuario del Pd per dire “le cose che servono” in tv sul terreno scivoloso delle alluvione, non si mostra sorpreso. “Siamo alle solite, nulla di nuovo sotto il sole. Del resto siamo nella terra di Giovannino Guareschi, del contrordine compagni”. Il kit del Nazareno per schivare i colpi sulle responsabilità è un manuale di errori e omissioni.
Tutto inventato per paura di perdere consensi elettorali?
Finora Elly Schlein, tranne che attaccare il governo, non ha risposto sui nodi cruciali. Noi abbiamo fatto parlare numeri e fatti senza scendere in polemica. Ci dicano come e quando hanno speso i fondi destinati.
Leggo testualmente dal ‘vademecum’ a uso dei dirigenti e amministratori dem. “Musumeci rivendica che lo Stato ha trasferito alla nostra Regione, negli anni, ben 584 milioni? Rispondiamo che quella è la cifra totale che ci è stata trasferita in 14 anni, pari cioè a 42 milioni l’anno”.
Ma lo stesso ministro Musumeci lo ha detto. Si tratta di soldi trasferiti negli ultimi 10 anni. La segretaria del Pd, piuttosto, dovrebbe rispondere di come li hanno spesi. Dal territorio ci arrivano continue segnalazioni di gente alluvionata che lamenta gli interventi mai stati fatti. Abbiamo, nero su bianco, delibere di de-finanziamento del febbraio 2023, che riguardano proprio le zone colpite nel maggio 2023 e nel settembre 2024, come l’esondazione del Lamone.
Nel kit, riportato oggi da il Tempo, leggiamo anche. “Dobbiamo dire che gli alluvionati del 2023 hanno ricevuto come unico contributo quello assegnato in via speditiva da Bonaccini, in accordo con la Protezione civile, di 5 mila euro”.
È una bugia di cui si dovrebbero occupare le autorità giudiziarie, perché i 5mila euro sono fondi stanziati dalla Protezione civile nazionale, quindi dal ministero di Musumeci. Il commissario Figliuolo ha concluso più di mille pratiche con provvedimenti medi di 25mila euro per famiglia e 50mila per le aziende. Ce ne sono altre 2000 in istruttoria. E il governo ha stanziato fino a ulteriori 6mila euro che si possono sommare agli atri 5mila. Stiamo risarcendo più che per il sisma, dove per beni mobili non ci sono stanziamenti.
E per la ricostruzione pubblica nulla?
Abbiamo stanziato 235 milioni e ne hanno spesi 49. Ma su questo la compagna Elly non risponde, resta in silenzio.
Insomma sono loro i campioni di sciacallaggio…
Noi, per scelta, abbiamo voluto far parlare i numeri e i fatti concreti. Loro continuano a insultare, ergendosi a grandi esempi di responsabilità. Alle 9,30 di giovedì, a tempo di record, Bakkali e Bonelli sono entrati in aula chiedendo che Meloni riferisse in Parlamento. Loro dicono che il governo è responsabile della lentezza nella ricostruzione. Ma sono loro che non spendono, sono loro che devono far atterrare i finanziamenti, non il governo o il commissario. Parliamo solo dei fondi per i danni dell’alluvione pari a 2 miliardi e 800 milioni per la ricostruzione pubblica.
Schlein da assessore aveva deleghe pesanti
La Schlein era vicepresidente con delega al “Patto del clima” e alla transizione ecologica, firmava delibera in cui si parlava di territorio fragile, ma in due anni e mezzo non ha fatto nulla. Come sempre la sinistra è bravissima a spiegarci come risolvere i problemi creati da loro.
Che clima si respira in vista del voto di ottobre?
Intanto vorrei premettere che andiamo al voto perché Stefano Bonaccini ha abbandonato la Regione e se n’è andato in Europa. Il governo non guarda alle urne, piuttosto mi sembra che loro per coprire le loro mancanze siano ridotte al “piove governo ladro”. Invece ci sono responsabilità più profonde, altrimenti ogni volta ci troviamo a pagare con i soldi dei contribuenti la cattiva manutenzione preventiva. Possiamo fare tutte le opere che vogliamo, ma se lasci centinaia di tronchi sul letto di un fiume, come successo sul Lamone, per giorni e settimane e poi la piena te li porta via, c’è poco da fare. La procura ha aperto un’inchiesta e mi taccio, ma siamo di fronte a una chiara negligenza.