Le facce di De Luca, dagli insulti ai sorrisoni: l’arrivo dalla Meloni, il broncio, i soldi, la felicità… (video)
Federico Fellini aveva un talento particolare nel fissare i volti per far emergere la profondità dell’animo umano, nel mutismo, perfino più che nella recitazione. Non è un caso se ancora oggi si parla, nella cinematografia, delle “facce di Fellini”, su cui lo scrittore Andrea De Carlo, qualche anno fa, aveva realizzato un bellissimo documentario. Ma come non ricordare il memorabile Riccardo Pazzaglia, che nel capolavoro di Renzo Arbore, “FFSS, Che mi hai portato a fare sopra a Posillipo se non mi vuoi più bene?“, decantava la collezione di ritratti in vendita definito, per l’appunto, “le facce di Fellini”?
Oggi i grandi maestri della cinematografia (o dell’umorismo) mondiali, avrebbero avuto materiale a bizzeffe da utilizzare in una pellicola dal titolo “le facce di De Luca”, fotoromanzo sul governatore sceriffo passato dagli insulti a Giorgia Meloni, alle foto da stoccafisso surgelato alle manifestazioni di Caivano, fino ai sorrisoni di oggi, a Palazzo Chigi, dove ha sottoscritto l’Accordo per la coesione per la Campania. Si parla di risorse nazionali, tra Fondo di Sviluppo e Coesione (Fsc) 2021-2027 e Fondo di rotazione, pari a 3.478 milioni di euro per investimenti strategici per cittadini e imprese del territorio.
“Abbiamo registrato un’accelerazione da parte della Presidenza del Consiglio. Abbiamo concluso l’iter in un clima di collaborazione e rispetto reciproco”, ha detto il presidente della Regione Campania rivolgendosi alla ex “stronza”. Che si distrae un attimo e si mostra perfino simpatico, a Palazzo Chigi. Imperdonabile. Rivedendosi al Var potrebbe pentirsene, ma ieri quella stretta di mano alla Meloni era quello di uno sceriffo gentile che per un giorno ha messo da parte lo stile abituale da portuale di Marsiglia: un governatore felice, dal cuore e dal portafoglio grande.