Caso Trocchia-Giudice, Susanna Campione: “Non c’è niente che può giustificare il mancato ascolto della vittima”
“In questa vicenda ci sono diverse norme che sono state disattese e questo è veramente grave. Che poi di questa vicenda abbiamo saputo perché i personaggi sono noti, ma c’è un sommerso che non conosciamo e che deve destare parecchia preoccupazione”. La senatrice di FdI, Susanna Campione, ha spiegato in un’intervista al Giornale la decisione di presentare un’interrogazione al ministro della Giustizia Carlo Nordio in merito all’indagine per violenza sessuale che ha visto coinvolti i giornalisti Sara Giudice e Nello Trocchia, a seguito della denuncia di una giovane collega. La procura di Roma ha chiesto l’archiviazione, ma senza interrogare la ragazza che ha sporto denuncia.
Campione: “Nulla può giustificare il mancato ascolto della vittima”
“Non c’è niente che possa giustificare il mancato ascolto della vittima”, ha commentato Campione, dicendosi soddisfatta della risposta di Nordio, nella quale il ministro ha anticipato che “saranno interessate le articolazioni ministeriali per gli opportuni approfondimenti e le valutazioni di competenza”. “Anche se il ministro correttamente dice che non vuole invadere l’ambito della magistratura, ha dei poteri ispettivi che può esercitare. Ha concluso il suo intervento in Senato dicendo che si attiverà. Questo mi sembra significativo”, ha commentato Campione, che è tra l’altro membro della Commissione parlamentare d’inchiesta sul femminicidio e la violenza di genere.
I problemi nell’applicazione del codice rosso
La senatrice di FdI quindi ha chiarito di aver portato il caso in aula perché “davanti al dramma delle violenze sessuali il Parlamento ha fatto un grande lavoro introducendo nel 2019 il codice rosso, ma il legislatore ovviamente non può limitarsi a fare una legge senza poi monitorare cosa accade nella realtà”. “Dall’esame che stiamo facendo – ha spiegato Campione – abbiamo visto che spesso la legge viene violata, i tre giorni in cui il pubblico ministero deve interrogare la persona offesa non vengono rispettati: era successo anche nel caso di Cristina Correia, la donna di Pesaro che poi è stata uccisa. Sembra proprio che mentre il legislatore sta facendo un grande sforzo per produrre norme sempre più adatte ad arginare il fenomeno, invece da parte della magistratura non c’è la stessa solerzia”.
Il mancato interrogatorio della ragazza che ha denunciato Trocchia e Giudice
Campione, che è anche avvocato, ha poi spiegato che l’interrogatorio da parte della polizia giudiziaria, cui la ragazza che ha denunciato Trocchia e Giudice è stata sopposta e che è stato richiamato dalla Procura di Roma nella relazione fornita a Nordio, non può sostituire quello da parte del pm. “Questa giustificazione è completamente errata anche sul piano tecnico. Rispondendo alle richieste di chiarimenti del ministro, la Procura in prima battuta ha sostenuto che l’interrogatorio era stato differito per esigenze investigative, ma quando lo differisci devi emettere un decreto motivato dove dici le ragioni, e questo decreto non c’è, non c’è nessun decreto che motivi le ragioni per cui loro hanno differito l’interrogatorio. Poi dicono che la denunciante era già stata sentita dalla polizia giudiziaria, ma per esercitare alcune funzioni deve avere la delega del pubblico ministero, e Nordio ci ha spiegato in aula che negli atti neanche questa delega c’è”.
Campione: “In questa vicenda ci sono diverse norme che sono state disattese, questo è grave”
Rispondendo a una domanda di Luca Fazzo, che firma l’intervista sul Giornale, se consideri anomala la richiesta di archiviazione senza l’interrogatorio della presunta vittima, Campione ha risposto “certo”. “L’ascolto della vittima è così importante che una legge dello scorso anno ha previsto che in caso di mancata osservanza del termine di tre giorni il Procuratore può avocare le indagini al pm che procede, gliele toglie proprio, perché si è capito che l’ascolto è fondamentale”. “In questa vicenda ci sono diverse norme che sono state disattese e questo è veramente grave”, ha concluso la senatrice di FdI, allargando lo sguardo e la preoccupazione a tutti i casi con protagonisti non noti di cui non si viene a sapere.