Bonelli “Il Magnifico” non si ferma più: anche la Marmolada che perde centimetri è colpa di Meloni

10 Set 2024 13:59 - di Diego Corti
Bonelli il magnifico

Bonelli “Il Magnifico”, erede di Lorenzo, ormai non si ferma più: se fosse per lui imputerebbe a Giorgia Meloni anche il mancato oro di Tamberi alle Olimpiadi o la fame nel mondo. E invece ha trovato un altro argomento, a lui più congeniale, e cioè il cambiamento climatico. Nei giorni scorsi ha detto che il governo Meloni non ha fatto nulla per contrastare l’estate più calda del secolo(!) e ieri si è ripetuto, accusa la premier di non fare nulla per la Marmolada, che perde 7 centimetri l’anno a causa del riscaldamento globale.

Le parole di Bonelli “Il Magnifico”

“Secondo quanto emerge dagli ultimi dati degli scienziati il ghiacciaio Marmolada perde 7 cm al giorno, un trend negativo preoccupante, che comporterebbe la dissoluzione dello stesso entro il 2040. Non possiamo assolutamente permettercelo, in quanto avrebbe un impatto devastante sul nostro Paese già provato in questi mesi dalle conseguenze della crisi climatica: innalzamento temperature, siccità diffusa e innalzamento del
livello dei mari”, ha scritto il segretario dei Verdi e fin qui gli si può dare ragione. Ma la seconda parte è esilarante: “L’unica che non ha nulla da dire ed evidentemente non se ne preoccupa è la Premier Meloni, con il suo Governo, che ha scientemente marginalizzato questo tema, salvo poi intervenire quando si verificano emergenze come ad
esempio l’alluvione in Emilia Romagna”.

Una dichiarazione che Bonelli stesso smentisce nella sua ilarità quando poi dice: ” Basti pensare che tra il 1980 e il 2022 in Italia i cambiamenti climatici hanno prodotto danni per 111 miliardi di euro: 57,1 miliardi per alluvioni, 30,6 per ondate di calore, 15,2 miliardi per le precipitazioni, 8,2 miliardi per siccità, incendi boschivi e ondate di freddo”.

Il 1980 Giorgia Meloni aveva tre anni e il 2022 non era ancora al governo(fino a fine ottobre). Un Bonelli che è uno spasso ma che dice bugie anche nel merito.

L’Italia e la transizione energetica

Da quando Meloni si è insediata al governo gli investimenti per le energie alternative sono aumentati. E’ aumentata vertiginosamente la quantità di energia eolica. Sono aumentati gli investimenti per il metano e per l’energia idrogena(come dimostrato dagli investimenti effettuati dal ministro Pichetto Fratin insieme a Sfbm,). Il ministro Fitto ha impiegato risorse considerevoli sul Pnrr.

Nel suo piccolo (L’Italia non è Cina, Usa o India o l’intera Europa) il nostro Paese sta dando prova di coraggio su questo tema. Ma per il grande segretario dei Verdi è troppo poco. Come disse Don Vito Corleone nel meeting de il Padrino: “Allora anche se un fulmine dovesse colpire questo mio figlio (Michael) io non perdono”. Ipse dixit.

 

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