Zaia: “Con Meloni finalmente contiamo di più nel mondo. Stiamo cambiando l’Italia con le riforme”
“Meloni sta facendo un ottimo lavoro. Finalmente si torna a una politica estera di alto profilo come quella vissuta con Berlusconi”. A dirlo in una intervista a Il Tempo il governatore del Veneto Luca Zaia, ricordando che “stiamo cambiando questo Paese con le riforme che, da anni, erano state promesse e usate come specchietto per le allodole da tanti governi, senza arrivare a nulla di concreto. Ora lavoriamo sull’autonomia, sul premierato. Con questo Governo guardiamo al futuro del Paese. E, mi creda, grazie alla Meloni, anche all’estero sono tornati ad accorgersi di noi”.
Zaia: “Grazie a Meloni contiamo di più e dirlo i fatti, non le parole”
Zaia osserva che “oltre alla diplomazia, la premier è riuscita a creare rapporti personali, utili al Paese. Dal 2011 non si vedeva qualcosa del genere. L’immagine dell’Italia è cambiata a livello internazionale. Contiamo di più e a dirlo i fatti, non le parole”. Il presidente della Regione Veneto replica anche a chi definisce l’autonomia differenziata una norma Spacca-Italia: “Se è una scatola vuota senza sostanza, come predica qualcuno a sinistra, come fa a spaccare il Paese? Altra sciocchezza, poi, la secessione dei ricchi. Siamo di fronte a un grande progetto di decentramento amministrativo che fa bene a tutti, nessuno escluso. Così siamo più efficaci nei servizi che ci chiede la gente, dalla Protezione Civile al rilasciato dei passaporti. Possiamo fare una valutazione di impatto ambientale a livello regionale, evitando mesi, se non anni, di lungaggini burocratiche. E molto altro” e “non ho mai conosciuto un presidente di Regione che non voglia maggiori competenze. Ogni governatore, d’altronde, ha ricorso almeno una volta alla Corte Costituzionale per salvaguardare prerogative fondamentali”.
“Ora lavoriamo sull’autonomia e sul premierato”
Tra i critici pure il suo collega di Forza Italia Occhiuto… “È legittimo – replica il governatore del Veneto – pensare al bene del proprio territorio. La legge Calderoli, comunque, non spacca la Calabria, anzi le dà l’opportunità di chiedere competenze”. Quindi precisa: “Sul referendum la Corte non si è ancora espressa. Ma è bene far notare che non ci sono stati neppure 5 Consigli regionali d’accordo sul proporlo. Sono arrivate 500mila firme. Ma ricordo anche che solo in Veneto ne abbiamo raccolto 2 milioni e 328mila a favore dell’Autonomia. Chi chiede a gran voce di abolire la legge rischia di essere albero che cade in una foresta che cresce. Cambiamo questo Paese, tutti assieme”.
Qualcuno parla di scambio col premierato… “Il premierato è una modifica costituzionale. Non c’entra con l’Autonomia, che è già legge. Non c’è nessuno scambio di prigionieri, come sostiene qualcuno a sinistra. Ma sono tra i primi sostenitori del premierato proposto da Giorgia Meloni – ribadisce Zaia – perché riprende un modello che funziona, quello dell’elezione diretta. Porta a essere protagonista il cittadino”.