Putin convoca una riunione d’emergenza e minaccia: “Kiev avrà una degna risposta”

12 Ago 2024 17:00 - di Vittorio Giovenale

“L’Occidente sta conducendo una guerra contro la Russia usando le forze ucraine”: lo ha detto oggi il presidente russo, Vladimir Putin, nel corso della riunione convocata oggi sulla situazione nelle regioni russe al confine con l’Ucraina dopo l’offensiva lanciata da Kiev il 6 agosto scorso. “Il nemico, con l’aiuto dei suoi padroni occidentali, sta eseguendo i loro ordini – ha detto Putin, citato dalle agenzie di stampa russe – l’Occidente è in guerra con noi usando gli ucraini”.

“L’Occidente usa Kiev contro la Russia”

“Il nemico riceverà una degna risposta e non c’è dubbio che raggiungeremo tutti i nostri obiettivi”, ha aggiunto Putin sottolineando che “le perdite per i militari ucraini sono aumentate drammaticamente, in modo particolare per le unità più capaci che il nemico invia al nostro confine”. Il compito principale del ministero della Difesa è quello di “spingere fuori il nemico dal nostro territorio”, ha aggiunto in dichiarazioni trasmesse dalle televisioni russe.

Putin: Kiev vuole ottenere vantaggi nei colloqui di pace

Il presidente russo ha aggiunto che l’incursione delle forze ucraine nella regione di Kursk rappresenta un tentativo di Kiev di fermare l’avanzata russa nel Donbass e di ottenere vantaggi in eventuali, futuri, colloqui di pace. Secondo lo zar, gli ucraini speravano di provocare disordini pubblici in Russia con questo attacco ma – ha aggiunto – non sono riusciti a raggiungere questo obiettivo. Putin ha, infatti, sottolineato che dall’inizio dell’incursione nel Kursk è cresciuto il numero di volontari pronti a unirsi alle forze armate russe. E ha assicurato che l’operazione nelle regioni orientali dell’Ucraina andrà avanti a prescindere. “È ovvio che il nemico continuerà a cercare di destabilizzare la situazione nella zona di confine per cercare di destabilizzare la situazione politica interna del nostro Paese”, ha osservato Putin.

L’accusa del governatore di Kursk: gli ucraini hanno usato armi chimiche

Secondo il bollettino di guerra russo, la profondità della penetrazione nemica nel territorio della regione di Kursk è di 12 chilometri, la larghezza lungo il fronte è di 40 chilometri. Lo ha affermato il governatore regionale ad interim Aleksej Smirnov rivolgendosi al presidente russo Vladimir Putin nel corso della riunione operativa. “La profondità della penetrazione nemica nel territorio della regione di Kursk è di 12 chilometri, la larghezza lungo il fronte è di 40 chilometri”, ha riferito Smirnov. Il governatore di Kursk ha anche accusato le forze ucraine di avere usato armi chimiche nella loro avanzata. Parlando in videoconferenza in un incontro con il presidente Vladimir Putin, Smirnov ha affermato che alcuni “agenti di polizia e il capo di una comunità rurale sono rimasti intossicati” quando sono stati colpiti oggi nel distretto di Belovo dal fuoco dell’artiglieria ucraina, che ha usato appunto “armi chimiche”. Inoltre, circa 121 mila cittadini della regione russa di Kursk sono stati costretti a evacuare e abbandonare le loro abitazioni.

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