Profondo rosso per “Repubblica” in salsa comunista: gli Elkann la “svalutano” per 24 milioni
I numeri parlano chiaro, soprattutto se a fornirli era stata, qualche giorno fa, l’Agcom, l’Authority di controllo sulle telecomunicazioni. Il gruppo Gedi, che edita “Repubblica”, è in crisi nera. Nei primi tre mesi dell’anno, proprio all’acme della crociata quotidiana contro Palazzo Chigi, ha perso il 30,5 per cento rispetto allo stesso periodo del 2023. E le cose non vanno meglio sul web. Oggi a confermare che la linea editoriale del quotidiano fondato da Eugenio Scalfari, su posizioni perfino più a sinistra del Pd, in nome di una retorica ormai bolsa sull’allarme fascismo, arrivano anche i dati di bilancio.
Il profondo “rosso” di Repubblica certificato dagli Elkann
Il quotidiano romano oggi vale 65,5 milioni di euro dopo che nel 2023 la testata è stata nuovamente svalutata di 24,1 milioni di euro, come informa Open. “Sceso ancora più sensibilmente il valore della ex Finegil, il gruppo di quotidiani locali collegato a quello fondato da Eugenio Scalfari, che oggi vale 10,2 milioni di euro dopo una maxi-svalutazione da 46,3 milioni di euro operata durante il 2023. Sono i dati contenuti nel bilancio consolidato 2023 di Gedi, il gruppo editoriale presieduto da John Elkann”, precisa la testata diretta da Enrico Mentana.