Mo, riflettori sul vertice di ferragosto a Doha. Meloni: “Con Usa, Egitto e Qatar per un cessate il fuoco”

9 Ago 2024 19:33 - di Eugenio Battisti

Diplomazia al lavoro per scongiurare un’ulteriore escalation del conflitto israele palestinese sotto la minaccia della ‘vendetta’ dell’Iran contro Tel Aviv. L’Italia sostiene gli sforzi di Stati Uniti, Egitto e Qatar per giungere a un accordo per un cessate il fuoco a Gaza. E per il rilascio degli ostaggi in linea con la risoluzione 2735 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. “Un cessate il fuoco a Gaza risulta sempre più urgente – ha detto la premier Giorgia Meloni – per porre fine alle sofferenze della popolazione civile. Per assicurare la necessaria assistenza umanitaria e per favorire una de-escalation a livello regionale. L’Italia esorta tutte le parti del conflitto ad accogliere senza ulteriore indugio l’invito dei mediatori alla ripresa dei negoziati a Doha il prossimo 15 agosto con l’obiettivo di finalizzare un accordo”.

Meloni: noi con Usa, Egitto e Qatar per un cessate il fuoco

Da Berlino e Parigi arriva lo stesso richiamo. Il cancelliere tedesco Olaf Scholz appoggia l’appello per un accordo in Medio Oriente. “Sono profondamente preoccupato per la situazione in Medio Oriente e sostengo l’appello del presidente Biden, del presidente Al Sisi e dell’Emiro Al Thani per avviare l’attuazione dell’accordo di cessate il fuoco e di rilascio degli ostaggi”, ha scritto su X. “È tempo di portare sollievo sia agli ostaggi sia alla popolazione di Gaza”.  Il presidente francese Emmanuel Macron e l’emiro del Qatar, Tamim bin Hamad Al-Thani. L’agenzia Qna riferisce di una conversazione su iniziativa di Macron incentrata sulle relazioni bilaterali e dedicata anche agli “ultimi sviluppi nella Striscia di Gaza e nei Territori palestinesi occupati”.

Raid israeliano in Libano, ucciso un esponente di Hamas

Sul fronte militare si registra il raid di un drone israeliano a Sidone, in Libano, durante il quale è stato ucciso un esponente di Hamas. Lo riportano diversi media locali e della regione, con al-Arabiya che afferma che l’obiettivo del raid era Samer al-Hajj, responsabile della sicurezza nel campo profughi palestinese di Ain al-Hilweh Palestinian. Nel raid è stato colpito un altro membro di Hamas che secondo Al-Arabiya e l’agenzia libanese Nna sarebbe rimasto ucciso, mentre altre fonti affermano che l’uomo, che era la guardia del corpo di Al-Hajj- sarebbe rimasto ferito gravemente. L’agenzia libanese riporta che la Range Rover a bordo della quale viaggiavano i due è stata colpita da due missili sparati da un drone.

L’Iran diviso sulla risposta a Israele

A Teherana, invece, sarebbe in corso un braccio di ferro tra il presidente iraniano Masoud Pezeshkian e i Guardiani della rivoluzione, con il primo che vorrebbe evitare una guerra totale contro Israele. Lo rivela il Telegraph, confermando le divisioni ai vertici della Repubblica islamica su come rispondere all’uccisione, il 31 luglio scorso a Teheran, di Ismail Haniyeh. Risposta su cui la parola finale spetta all’ayatollah Ali Khamenei.

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