Miss Italia in shorts e camicia, rivoluzione nel dress code: “La bellezza della normalità”
Miss Italia 2024 si prepara ad una vera e propria rivoluzione nel dress code. Nei giorni scorsi, la patron Patrizia Mirigliani, intervistata da MowMag, ha confermato che, per la prima volta, nella storia del concorso, sono stati aboliti i costumi da bagno. Promuovendo gli shorts neri e le camicette bianche come capitato a Beatrice Mazzoni, proclamata Miss Roma 2024:
Svolta a Miss Italia: shorts e camicette
“Le ragazze durante le selezioni hanno vari cambi, si vestono in vari modi. Noi abbiamo abolito il costume da bagno nelle selezioni. E per questo abbiamo adottato vari tipi di abbigliamento. Hanno anche un outfit che ha sostituito il costume, che sono i completi Givova: ovvero dei pantaloncini e dei toppini. Poi introduciamo anche altri look, come dei vestitini paillettati o altro. Cerchiamo di non avere più omologazione nel modo di raccontare le donne; quindi, in ogni selezione si varia anche per dare la possibilità di dare sempre immagini diverse alle ragazze. Ad esempio, la Liguria ha scelto di vestirle con una camicina, un pantaloncino e una cravatta nera. Questo dipende anche dalla creatività dell’agente regionale”.
PatriziaMirigliani: “Usciamo dall’omologazione. Esaltiamo la bellezza della normalità”
La direttrice del concorso ha aggiunto che questa scelta sottolinea la necessità di dare alle ragazze una libertà maggiore nel valorizzare la propria femminilità e personalità. “A me le ragazze piacevano anche in costume da bagno e così sfileranno ancora nelle selezioni previste in riva al mare. Non è certo per pudore che facciamo indossare alle ragazze camicetta e pantaloncini, ma per esaltare le giovani d’oggi: che studiano, lavorano, sono impegnate su tanti fronti. La bellezza della normalità! Fargli indossare capi alla moda è anche una maniera per dare visibilità ai nostri magnifici artigiani. Che creano per le grandi griffe senza mai finire sotto i riflettori. Confartigianato è da due anni partner del concorso. E sinceramente cosa c’è di più sensuale di indossare una camicia di taglio maschile con le maniche rigirate. Io la amo da sempre”.
La nuova moda hai suoi sostenitori e i suoi detrattori, come normale che sia. La Mirigliani precisa però un fatto incontroveretibile: «Mai Miss Italia ha sfiorato la volgarità. E rivendico la discrezionalità delle donne di poter vestire come pare a loro. Viva la libertà, l’unico criterio è il buon gusto. Mi è dispiaciuto quando si è associata la sfilata in costume da bagno a significati che non ci appartengono, mai la partecipante al concorso è stata una donna-oggetto!».
(Foto del 1953 dall’archivio storico Ansa)