Licenziato dal supermercato per un danno di 280 euro: dipendente modello suicida a Padova
Licenziato dal supermercato per una bazzecola e oggi morto suicida. La storia di Padova sembra assai triste ed è destinata ad aprire nuovi fronti. Un uomo di 55 anni si è tolto la vita oggi per essere stato licenziato, dopo ben 28 anni di lavoro e sempre considerato un dipendente modello, per avere arrecato un danno di 280 euro alla sua azienda, una catena di supermercati.
La tragedia di Padova e l’uomo licenziato dal supermercato
Alla base del licenziamento dell’uomo, definito dai colleghi un ‘dipendente modello’ e che da qualche anno lavorava nella filiale di Mestre a Marghera, secondo la versione dell’azienda c’è il non aver addebitato le spese di trasporto a dei clienti, disattendendo le procedure interne e facendo quindi perdere all’azienda 280 euro. A giugno la direzione aveva convocato il dipendente per spiegazioni, evidentemente giudicate insufficienti, tanto che poi era arrivato il licenziamento. L’uomo si era quindi rivolto alla Filcams Cgil di Venezia per impugnare il licenziamento ritenuto sproporzionato ed era in attesa di un nuovo incontro con la direzione.
Si può morire per 280 euro?
Se tutta la vicenda fosse vera, perché bisognerà verificare fatti e circostanze, somiglia terribilmente a una morte sul lavoro. Un uomo viene considerato da tutti i colleghi un dipendente esemplare, di una catena di supermercati(quindi abbastanza solida), commette un errore banale, come può accadere a tutti, cagiona un danno infimo, di appena 280 euro, e per questo viene addirittura licenziato.
Antoniozzi: “Se è vero indagare per istigazione al suicidio”
Sulla vicenda è intervenuto il vicecapogruppo di FdI alla Camera Alfredo Antoniozzi: “Se tutto quello che si legge sulle agenzie fosse vero si tratterebbe di una morte sul lavoro e mi auguro che la Procura di Padova voglia aprire un fascicolo per istigazione al suicidio”.
Perché non funziona più l’ex articolo 700 del codice di procedura civile
L’ex articolo 700 del codice di procedura civile consente al giudice di intervenire d’urgenza allorquando si configurino il periculum in mora e il fumus boni juris.
Purtroppo da tempo è prassi consolidata che i giudici del lavoro(anche se non sappiamo se l’uomo aveva già fatto ricorso) non applichino la misura. Un argomento sul quale bisogna riflettere insieme.