Ius soli, la sinistra scatena un polverone. La replica della Lega e i “distinguo” di Forza Italia
Rivedere la legge che concede la cittadinanza italiana agli stranieri, in particolare ai minori. Pd e sinistra si stanno scatenando sullo Ius soli. Una questione fornita dall’assist dei successi azzurri alle Olimpiadi di Parigi a un’opposizione a corto di argomenti. Al termine delle Olimpiadi di Parigi un ampio fronte – dalla Schlein a Magi- ha strumentalizzato le vittoria, quella delle ragazze del Volley soprattutto: nei commenti alle imprese storiche vati esponenti hanno rispolverato il tema dello Ius soli. Fino a far diventare quetione cruciale una battaglia che la sinistra non fu in grado di portare a temine quando era al governo. Non solo. La polemica contro il centrodestra con la quale la sinistra sta portando avanti il tema è fondato sul nulla. L’Italia è in testa in Europa per il numero di cittadinanze italiane concesse. Nessuno è senza diritti.
Lo Ius soli non serve: l’Italia prima in Europa nel numero di concessioni della cittadinanza
Eppure, trovato un filone buono per fare polemica e rivendicare una presenza purchessia nel dibattito politico, il Pd ha dato la stura al dibattito. La Lega ha risposto alla provocazione lanciata da Repubblica. «La legge sulla cittadinanza va benissimo così, e i numeri di concessioni (Italia prima in Europa con oltre 230 mila cittadinanze rilasciate, davanti a Spagna e Germania) lo dimostrano. Non c’è nessun bisogno di Ius Soli o scorciatoie». E’ il post – pubblicato sui social dal partito di Matteo Salvini – corredato da un fotomontaggio: con i volti del segretario di FI Antonio Tajani e della leader del Pd Elly Schlein dove viene citato l’articolo di Repubblica: «Il Pd rilancia lo ius soli, Fi apre un varco a destra». E’ stato così che Lega e FI si sono incartate su un tema creato ad arte e soprattutto non presente nel programma di governo.
La replica della Lega e la risposta di Forza Italia
Al post della Lega ha replicato il portavoce di Forza Italia, Raffaele Nevi: “La nostra posizione non è quella di attaccare gli alleati – ha assicurato all’Adnkronos-. A meno che non dicano cose contro il programma che ci siamo dati comunemente. Per cui, stigmatizziamo questo post”. “Per noi – puntualizza – l’avversario è la sinistra e soprattuto questa sinistra che ci accusa di razzismo, scambiando lo ius soli per una questione di razzismo o non razzismo. Sono due cose completamente diverse, che vanno tenute distinte”. Nevi poi entra nello specifico sullo ius soli: “Sul tema della cittadinanza c’è un dibattito aperto da anni, ognuno ha le sue posizioni. Noi abbiamo la nostra, portata avanti anche dal presidente Berlusconi: siamo possibilisti sulla questione dello ius scholae. Però siccome non è una cosa che fa parte del nostro programma di governo, rispettiamo la posizione degli altri”.
Le opposizioni cavalcano il dibattito . I distinguo di FI
Inanto, come era scontato attendersi, su una questione fondata sul nulla si è incardinato un dibattito per enfatizzare il botta e risposta tra Lega e FI. “Il sostegno di Forza Italia a una normativa sullo Ius Scholae è un’ottima notizia. Fondamentale cercare una convergenza su questa proposta. Facciamolo presto Partito democratico”. Così Carlo Calenda, senatore e segretario di Azione, ha commentato su X. Poi è stata la volta di tutto il quartier generale di Italia Viva – da Paita a Rosato- che plaude alla posizione di FI.
Gasparri: “Italia campione di diritti. Non accettiamo lezioni dalla sinistra”
Si distingue all’interno di FI il senatore Gasparri, che specifica il dato fondamentale: “In Italia sono garantiti ampi diritti a tutti e, ogni anno, tanti stranieri acquisiscono la cittadinanza nel nostro Paese: dove più del 10% della popolazione è composto da persone giunte da ogni parte del mondo. Siamo campioni di diritti e non dobbiamo subire lezioni da parte di nessuno. Non ci sono polemiche da fare nella nostra coalizione e non ci sono lezioni da impartire da parte della sinistra. Anche le ultime vicende, compresa quella dello sport, dimostrano come il nostro Paese sia aperto e inclusivo. Con il piano Mattei abbiamo poi aperto una nuova frontiera di cooperazione internazionale. Pertanto il programma del governo centrodestra è chiaro”.