Il mondo celebra la giornata del cane: tutti pazzi per Fido coi vip in parata sui social. Ma Konrad Lorenz è solo un vago ricordo

26 Ago 2024 15:58 - di Giulia Melodia
Giornata del cane

«Il semplice fatto che il mio cane mi ami più di quanto io ami lui è una realtà innegabile, che mi colma sempre di una certa vergogna. Il cane è sempre disposto a dare la sua vita per me. Se fossi stato minacciato da un leone o da una tigre, Ali, Bully, Tito, Stasi e tutti gli altri, avrebbero affrontato senza un attimo di esita­zione l’impari lotta per proteggere, anche solo per pochi istanti, la mia vita. E io?»… La celebre frase che segna l’incipit di uno dei libri più belli di Konrad Lorenz, E l’uomo incontrò il cane non può che risuonare alta e forte in un giorno come questo in cui il mondo celebra il nostro fedele amico a quattro zampe.

Oggi il mondo celebra la Giornata del cane: la lezione di Konrad Lorenz

Una osservazione, quella proposta dal famoso etologo austriaco, che rappresenta la summa di tutto quanto ci sarebbe da sapere su uno dei legami storici più imperscrutabili e affascinanti di sempre: il rapporto tra cane e padrone. Ebbene, nel giorno della ricorrenza che festeggia l’International Dog Day, la Giornata mondiale del Cane – in calendario oggi, 26 agosto – non possiamo che aprire questa sommaria riflessione sul tema con le parole del premio Nobel del 1973, che ha dedicato la sua vita allo studio del comportamento degli animali, recando contributi di grande importanza all’etologia (di cui è considerato il fondatore) e alla psicologia comparata. Specialmente per quanto riguarda la distinzione tra comportamenti istintivi e comportamenti acquisiti.

Cane e padrone, un legame che non basta celebrare una giornata all’anno…

E allora, basterebbero le sue celebri frasi, che ormai dilagano ovunque, dai pamphlet ai bigliettini dei cioccolatini, a ricordarci la fondamentale importanza e l’incredibile potenziale affettivo e relazionale racchiuso nel rapporto tra cane e padrone. O se si preferisce, si potrebbe sempre ricorrere ai tanti struggenti film sul tema, e a quei picchi di sceneggiatura raggiunti proprio toccando le corde dei sentimenti che ci legano indissolubilmente a questo incredibile essere speciale e all’immaginario a lui intrinsecamente connesso.

Giornata del cane, i vip italiani tutti pazzi per Fido

«La fedeltà di un cane ci insegna che l’amicizia può durare per sempre», ci dice tanto banalmente quanto innegabilmente la voce narrante nel film tratto da una storia vera Hachiko-Il tuo migliore amico, con Richard Gere. E lo sanno bene anche molti volti dello star-system italiano che in queste ore sfilano sulla passerella social con foto e video in compagnia dei loro ferdeli compagni a quattro zampe. A partire da Michelle Hunziker con Lilly e Leone, Simona Ventura con Hugo e Antonella Clerici con Simba ed Argo. Una interminabile lista, quella che elenca i protagonisti della scena italiano e il loro amore per “Fido”, che annovera anche Alessia Marcuzzi con Brownie, Federica Pellegrini con Vanessa, Cesare, Rocky e Bianca e Filippa Largerback con Whisky.

Così come – e il gossip ce l’ha insegnato pure troppo – figurano tra i vip star che adottano i cani meno fortunati sollecitando alle adozioni nei canili: come Tiziano Ferro, il cantante di Sere nere e Rosso relativo, che ha accolto nella sua casa Johnny, chiamato anche Gianni, dopo la morte dei suoi amatissimi Jake e Beau. Ma anche la collega Gianna Nannini ne ha due: nella vita della cantante di Sei nell’anima ci sono infatti Cookie e Jolly. Lila e Marlon, invece, sono quelli di Laura Pausini e Rosa Blu si chiama invece la cagnetta di Blanco.

E potremmo andare avanti all’infinito, ma ci fermiamo qui. Anche perché, se pensiamo a elenchi e statistiche, non possiamo rilevare un dato sempre più emergenti negli ultimi tempi: quello relativo ai casi di cani che – idolatria da social e degenerazioni del web – hanno superato in fama i loro padroni umani. Uno per tutti, il seguitissimo Chico, che su Instagram conta oltre 800mila follower.

E dopo un’estate (come tante altre) di abbandoni e maltrattamenti, torna in primo piano la lezione di Lorenz

Ma non vogliamo proseguire su questa strada. Anzi, ci piacerebbe tornare al viatico iniziale: quello battuto da Konrad Lorenz, il naturalista austriaco che – dal concetto di imprinting all’analisi di schemi di azione fissi –. Tra osservazione e comparazione, ha rivoluzionato la nostra comprensione del comportamento degli animali e che, al di là di mode e tendenze glamour, ci ha rivelato quanto immensamente meraviglioso sia il legame profondo che ci unisce al nostro inseparabile amico a quattro zampe.

Ma le parole dell’etologo Premio Nobile restano ancora solo un vago ricordo…

Allora, a tutti quelli che, specie in estate, tradiscono amore e fiducia del loro compagno di vita, condannandolo al dramma dell’abbandono o alla tragedia di una morte accidentale, basterà ricordare quanto l’etologo ha scritto e dimostrato in una vita di studi e affetti, e rifletterci sopra: «Poche cose mi danno un senso di consolante sicurezza come la fedeltà del mio cane»… «È impossibile rompere l’amicizia con un cane fedele, e darlo via equivale a un omicidio». Eppure, feste e celebrazioni a parte, continuano a essere in tanti. Tantissimi. Troppi, quelli che continuano impunemente a maltrattare e abbandonare, senza pietà…

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