Il governo raddoppia il credito d’imposta per il Sud. Meloni: “Con noi il Mezzogiorno cresce davvero”

7 Ago 2024 17:27 - di Eugenio Battisti

Basta assistenzialismo e pacche sulle spalle al Sud. Il Consiglio dei ministri nel decreto omnibus ha dato il via libera a una disposizione che incrementa da 1,6 miliardi di euro ad oltre 3,2 miliardi l’entità delle risorse disponibili per il riconoscimento del credito d’imposta per gli investimenti realizzati nella Zes unica del Mezzogiorno. Un provvedimento strategico che dimostra il cambio di passo del governo nei confronti del Sud. Fatti concreti non esercizi oratori.  La notizia è stata commentata dalla premier Giorgia Meloni in un lungo post su X. “Ho sempre respinto l’idea di un Mezzogiorno condannato alla povertà e a vivere di sussidi. Sono orgogliosa del fatto che, con questo governo, i dati economici certificano un Sud Italia in costante sviluppo, con Pil e l’occupazione che crescono più velocemente della media nazionale”, scrive la presidente del Consiglio.

Meloni: con questo governo il Sud cresce davvero

“Ora – aggiunge – arriva un altro dato di cui andare fieri: nel 2023 le società del Sud quotate su Euronext Growth Milan (Egm), mercato dedicato alle piccole e medie imprese, hanno aumentato del 20% il loro giro d’affari, con una crescita analoga del numero dei dipendenti. Merito di imprese e lavoratori del Sud, certo. Ma anche del cambio di paradigma voluto da questo governo che ha accantonato la logica dell’assistenzialismo per puntare su crescita e sviluppo”. Poi il passaggio diretto all’ultimo provvedimento del governo nel decreto omnibus.

Il Cdm raddoppia il credito d’imposta che sale a 3,2 miliardi

“Nel Consiglio dei ministri di questa mattina abbiamo incrementato di 1,6 miliardi di euro lo stanziamento per il credito d’imposta Sud, raddoppiando la dotazione iniziale. Da questa mattina, inoltre, con l’attivazione del portale Transizione 5.0, prende corpo la nuova Missione RePowerEu. Che – spiega Meloni – destina oltre 11 miliardi di euro del Pnrr per supportare le imprese nella transizione ecologica, nel potenziamento delle reti per la distribuzione dell’energia e nella produzione da fonti rinnovabili, con l’ambizioso obiettivo di trasformare il sud Italia in un hub energetico del Mediterraneo. Di questo aveva da tempo bisogno il Sud. E ora finalmente può tornare a guardare a un futuro migliore”.

Schifani: grazie al governo e al ministro Fitto

Grande la soddisfazione tra le file del centrodestra. Tra i primi a commentare, ringraziando il governo e il ministro Raffaele Fitto, il governatore della Regione Siciliana, Renato Schifani. “La continua sensibilità e attenzione rivolta al tema della Zona economica speciale che per il Sud rappresenta una importantissima leva di sviluppo. Che, grazie al provvedimento di oggi, potrà contare su ulteriori risorse che agevoleranno le imprese con conseguenti ricadute positive sull’occupazione, in un’area del Paese che per troppo tempo ha atteso misure concrete per crescere”.

Foti: mai fatto così tanto per il Mezzogiorno

Il capogruppo di FdI alla Camera, Tommaso Foti, parla di un ennesimo schiaffo alle opposizioni che nei giorni scorsi avevano sollevato un polverone per la presunta mancanza di risorse per finanziare il credito d’imposta al Sud. “Lo stanziamento inizialmente previsto pari a 1,6 miliardi arriva a quota 3,2 miliardi. Una cifra altissima come valore assoluto ma, soprattutto, se paragonata alle risorse stanziate dai governi precedenti. È di cinque volte superiore alle risorse stanziate dagli esecutivi tra il 2016 al 2020 e di tre volte superiore a quelle stanziate tra il 2020 e il 2022”.

Confindustria: ottima opportunità per le nostre imprese

Manlio Messina, vicepresidente di FdI alla Camera, sottolinea che l’incremento di finanziamenti “rappresenta un’opportunità senza precedenti per le nostre imprese. È un segnale forte e inequivocabile: il Sud è al centro delle politiche di sviluppo del governo Meloni. Non si tratta solo di cifre, ma di una visione concreta che mira a trasformare le intenzioni in realtà”. Anche Confindustria accoglie con favore la notizia del provvedimento licenziato dal Cdm.  ”L’incremento dei fondi a disposizione, unito alla possibilità di utilizzare facoltativamente, all’interno dei programmi regionali e con le opportune verifiche del caso, parte delle risorse della coesione va esattamente in linea con quanto richiesto da Confindustria qualche giorno fa”, dichiara il vicepresidente Natale Mazzuca.

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