“Ha sottratto un milione di euro”: la Cassazione chiude i conti su Lady Soumahoro. E il deputato ora tace
Liliane Murekatete, moglie del deputato Aboubakar Soumahoro, ha perso il suo ricorso in Cassazione contro i giudici del tribunale del Riesame che, di fatto, confermavano l’ordinanza di misure cautelari nei suoi confronti. I magistrati confermano l’entità delle «condotte distrattive» della donna nel caso dello scandalo Karibu.
La signora Soumahoro ha infatti sottratto la modifica cifra di un milione di euro e “non era una semplice segretaria” della coop gestita dalla madre, come sosteneva la difesa. Una pietra tombale sul castello di carta dei garantisti a senso unico della sinistra che leggevano un complotto contro il paladino dei migranti. Non c’erano quindi motivazioni xenofobe, razziste o ideologiche sull’attenzione dei giornali al “diritto al lusso di Lady Soumahoro”: la condotta della moglie dell’onorevole eletto con Fratoianni e Bonelli è stata tutto tranne che onorevole.
Soumahoro tace: la sentenza della Cassazione pubblicata su Latina Oggi
«Da ieri mattina è tutto pubblico, ben stampato sulla prima pagina di Latina oggi – scrive oggi Francesco Storace su Libero – e chissà quanti giornali ne avranno tenuto conto nell’edizione odierna. La vicenda di sfruttamento odioso dell’accoglienza per gli immigrati si “arricchisce” di ulteriori dettagli che è difficile derubricare in distrazioni. Sono reati e non di poco conto, dice la Cassazione nelle sue motivazioni». Come ricorda il quotidiano diretto da Mario Sechi, «lo scandalo Karibu era già passato al vaglio del Gip di Latina con una misura cautelare, confermata dal tribunale del riesame di Roma. L’indagata eccellente aveva fatto ricorso con gli altri imputati in Cassazione e ieri si è appreso perché ha torto, col deposito delle motivazioni dei giudici dell’Alta corte. “Le condotte distrattive sono state poste in essere mentre l’indagata era sottoposta a misura interdittiva per altro procedimento”.
Nello scandalo Karibu, come ricorda il quotidiano, tra i reati contestati, c’è la frode nelle pubbliche forniture, «per aver distratto ed essersi appropriata delle somme erogate dalla Prefettura alla società Karibu» ma anche bancarotta fraudolenta per distrazione con trasferimento su conti correnti esteri. Liliane Murekatete attraverso l’avvocato Lorenzo Borre, sosteneva di «non ricoprire cariche sociali se non quella in una società inattiva da venti anni e avente un diverso oggetto sociale relativo all’organizzazione di matrimoni». La mazzata della Cassazione sul punto è stata netta: «È infondata la doglianza relativa alla non pertinenza del pericolo rispetto alla carica ricoperta in una società avente ad oggetto l’organizzazione di matrimoni».
Come osserva sapidamente Storace, chissà perché «il deputato portato in Parlamento da Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni non pronuncia più una parola sull’argomento, che pure dovrebbe essergli “familiare”…».