Federnuoto, Barelli candidato unico alla presidenza. Rampelli escluso per un vizio di forma: farà ricorso
Federnuoto al centro di polemiche in attesa dell’assemblea che il 7 settembre dovrà a breve rieleggere gli organismi direttivi. Da una parte c’è la ricandidatura del presidente uscente Paolo Barelli, che guida l’organismo da oltre 24 anni, e dall’altra la discesa in campo di Fabio Rampelli, ma la sua candidatura è stata respinta dalla Fin perché presentata “oltre i termini”.
La querelle sulla Federnuoto e la posizione di Rampelli
Per Barelli e Rampelli, entrambi ex nuotatori, è un derby nel centrodestra tra Forza Italia e Fratelli d’Italia. Il presidente uscente è capogruppo dei deputati azzurri, mentre lo sfidante è vicepresidente della Camera.
La candidatura dell’esponente di FdI alla presidenza della Fin, come annunciato dal diretto interessato, è stata respinta per un vizio procedurale: la domanda di partecipazione sarebbe stata infatti inviata fuori tempo massimo. Rampelli aveva dichiarato di avere ricevuto, “dalla Federazione italiana nuoto la comunicazione dell’esclusione della candidatura alla presidenza, per averla presentata oltre i termini. Avere un candidato unico è roba da Corea del Nord”. Rampelli ha preannunciato un ricorso contro la decisione della segreteria generale della Fin.
La versione di Barelli
Paolo Barelli ha detto che, “nel nuoto non c’è posto per parvenu. Da quando sono presidente l’Italia ha conquistato tante medaglie e il merito non è mio ma di un intero sistema”. Il presidente uscente, qualora venisse rieletto, arriverà al quinto mandato consecutivo. Tuttavia per riuscirci, secondo una norma approvata di recente dal Parlamento, dovrà ottenere i due terzi dei voti dei delegati, proprio per la deroga concessa a chi ha già effettuato quattro mandati. Al momento, con l’esclusione di Rampelli, Barelli rimane senza concorrenti, in quanto unico candidato.
Una federazione tra le più prestigiose
La Fin, reduce da un altro successo di medaglie alle Olimpiadi, comprende tutti gli sport acquatici, dalla pallanuoto ai tuffi al nuoto sincronizzato.
Sono almeno cinque milioni gli italiani che praticano il nuoto come attività motoria e dilettantistica. Per decenni, dal punto di vista agonistico, la Fin si è retta sui successi della Pallanuoto e sulla leggenda di Klaus Dibiasi nei tuffi.
Da Novella Calligaris, primatista del mondo nei primi anni 70, al gruppo di Lamberti agli europei del 1989 è arrivata la svolta, con una serie di trionfi nel nuoto che hanno regalato un’infinità di allori sia alle Olimpiadi che nelle altre competizioni(mondiali ed europei) e con Federica Pellegrini, diventata la prima portabandiera dei Giochi(Rio 2016) proveniente dal settore acquatico.