Fanpage e l’inchiesta di Libero, Saviano insulta un ragazzo che gli chiede un commento: “Cialtrone, studia”
L’inchiesta di Libero su Fanpage e i giornalisti sottopagati tocca un nervo scoperto anche a Roberto Saviano, una delle star del pensiero unico di sinistra, che del sito giornalistico è stato anche testimonial ed è collaboratore. E così, l’autore di Gomorra, invece che preoccuparsi per le condizioni in cui lavorano tanti giornalisti costretti a incassare la metà di quanto spetterebbe loro( e senza avere attici a New York), ha reagito male a chi gli chiedeva, su Instagram, un commento sulla vicenda. Non curandosi nemmeno che l’autore della domanda fosse un ragazzo.
L’insulto di Saviano allo studente per Fanpage
Protagonista della vicenda un giovane cosentino, Denis Dumi, studente di scienze politiche, che ha taggato lo scrittore napoletano sul canale social con un’immagine e la scritta: “La sapete l’ultima su Fanpage? Dai bro”, una chiara allusione a quanto scoperto da Libero e letteralmente sottaciuto da tutti i giornali di sinistra. La risposta dello scrittore ed editorialista è stata secca, quanto caustica: “Cialtrone, studia”.
Se questo è uno stile pasoliniano
Roberto Saviano è uno dei pensatori di punta della sinistra ed è molto affezionato a Fanpage. Al punto che collabora periodicamente con il sito. E’ intervenuto con i suoi sermoni nell’inchiesta sulla “gioventù meloniana” e di recente ha realizzato uno speciale sulla presenza della mafia a Roma. Comprensibile che viva un conflitto di interessi, meno scusabile è la reazione scomposta nei confronti di un ragazzo. Non proprio lo stile pasoliniano di cui si vanta e da cui, ovviamente, è lontano anni luce.
Saviano come il gatto socialista di Trilussa
Saviano, che ha venduto oltre dieci milioni di copie con Gomorra(pubblicato dalla Mondadori di proprietà dell’odiato nemico Silvio Berlusconi), ha sfruttato legittimamente il suo successo editoriale, anche se i successivi libri hanno fatto flop.
Serie televisive, documentari, collaborazioni lo hanno reso ricco e famoso in tutto il mondo. Forse, però, una parola su colleghi che, sempre secondo quanto ha scritto Libero e che Fanpage non ha smentito, vivono condizioni di precarietà, poteva dirla. O magari, tacere dinanzi a chi gliene chiedeva conto senza cadere nell’insulto. Come “er compagno scompagno” di Trilussa on il famoso gatto che dice, “io nun divido gnente co’ nessuno: fo er socialista quanno sto a diggiuno, ma quanno magno so’ conservatore”.