Danilo Coppola estradato da Abu Dhabi. Nordio: “Nessuna impunità per chi cerca rifugio all’estero”

18 Ago 2024 10:52 - di Carlo Marini

È arrivata l’estradizione dagli Emirati Arabi in Italia per Danilo Coppola, l’imprenditore romano che le cronache avevano inserito tra i cosiddetti “furbetti del quartierino” condannato nel 2022 a sette anni di carcere per bancarotta. Ad annunciarlo il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, che esprime “soddisfazione” per l’avvenuta estradizione in Italia di Coppola, imbarcato stamane su un volo partito da Abu Dhabi, dopo la decisione presa dalle competenti autorità giudiziarie e governative degli Emirati Arabi Uniti.

La decisione, si legge in una nota del ministero, è stata assunta dopo intense attività giuridico-diplomatiche negli ultimi mesi, a seguito della visita del Ministro Nordio ad Abu Dhabi nel febbraio scorso: nei colloqui di allora con il Ministro della giustizia emiratino, Mohammed Al Nuaimi, il Guardasigilli “aveva sollevato le diverse richieste di estradizione italiane ancora pendenti, fra cui quella relativa al caso giudiziario di Danilo Coppola, l’imprenditore romano condannato nel 2022 a sette anni di carcere”.

“Vorrei esprimere la mia gratitudine al Ministro Al Nuaimi – ha dichiarato il Ministro Nordio – per la intensa collaborazione che abbiamo sviluppato nell’ambito del trattato bilaterale di estradizione: nei prossimi giorni gli parlerò per ringraziarlo personalmente. Questo sviluppo positivo nella cooperazione giudiziaria con gli Emirati Arabi Uniti dimostra che per noi non può esservi nessuna impunità per chi commette crimini in Italia e cerca rifugio all’estero”.

Classe 1967, figlio di famiglia siciliana ma romano d’adozione della borgata Finocchio, a 28 anni prese le redini dell’azienda di costruzioni del padre e ampliò il suo business fino a possedere oltre 2 mila immobili. Coppola, insieme a Stefano Ricucci e altri immobiliaristi rampanti noti alle cronache come «furbetti del quartierino», all’inizio degli anni Duemila tentò di scalare il salotto buono della finanza rilevando quote in Mediobanca con la regia del numero uno della Popolare di Lodi, Gianpiero Fiorani. Si arrivò allo scandalo Bancopoli (con accuse di insider trading e aggiotaggio), ma Coppola, dopo 8 anni di processo e 104 giorni di isolamento in carcere nel 2007, fu assolto da ogni accusa. Poi si gettò nella sfida milanese di Porta Vittoria che lo portò alla condanna.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *