Cicchitto: “Da Ustica alla P2 la sinistra critica molte le sentenze, ma quelle su Bologna sono intoccabili”

6 Ago 2024 13:52 - di Redazione
Cicchitto

Fabrizio Cicchitto, deputato socialista lombardiano e poi per diversi anni parlamentare di Forza Italia e del Pdl, affida a un corsivo su Libero il suo pensiero sulle polemiche relative alla strage di Bologna e critica fortemente la sinistra, a suo dire brava a negare l’innocenza di personaggi come Mori, nonostante le sentenze, ma non disposta nemmeno a ragionare su eventuali errori giudiziari per il grave fatto accaduto il 2 agosto del 1980 nel capoluogo emiliano.

Cicchitto: “Sulla trattativa Stato-mafia le sentenze non contano?”

Cicchitto cita la trattativa Stato- Mafia: “Sono state emesse sentenze che hanno assolto gli ufficiali del Ros Mori, De Donno, Subranni eppure la questione è stata riproposta più volte in sede processuale, giornalistica e televisiva. Adesso che il nodo è stato definitivamente sciolto sul terreno processuale, per ben due sentenze della Cassazione, tuttavia la questione è stata riproposta sul piano del dibattito e addirittura la procura di Firenze sta cercando di trovare il modo per riproporla sul piano processuale”.

“Su Bologna chi osa discutere è un fascista o piduista”

Nell’articolo su Libero, Cicchitto affronta la questione di Bologna, come contraltare di intangibilità per la sinistra: “Invece c’è un filone di sentenze che non può essere messo in discussione ed è quello riguardante la strage di Bologna del 1980 sia per la sua definizione di ‘fascista’, sia per la indicazione degli autori nelle persone di Mambro, Fioravanti come esecutori e di quella dei mandanti nelle persone di Gelli, Ortolani, Dambrosio e Mario Tedeschi, tutti defunti. Oggi chi osa esprimere dubbi su tutti i termini di queste sentenze viene trattato come fascista, come piduista, addirittura come probabile complice di mandanti ed esecutori”.

“Per Rossanda, Colombo e Cossiga, Mambro e Fioravanti erano innocenti”

L’ex capogruppo del Pdl alla Camera su Bologna cita grandi personaggi della sinistra e della Repubblica che sostennero l’innocenza di Francesca Mambro e Giusva Fioravanti: “Su questo dramma esiste una biblioteca di libri con tesi contrastanti e a suo tempo personaggi della sinistra certamente al di sopra di ogni sospetto come Rossana Rossanda, Furio Colombo, hanno avanzato forti dubbi sulla colpevolezza di terroristi fascisti, che hanno confermato la loro responsabilità per decine e decine di esecuzioni, ma che hanno negato ogni partecipazione alla strage di Bologna. A suo tempo Cossiga, da presidente del Consiglio, dichiarò fascista la matrice della strage ma successivamente, essendo presidente della Repubblica, rovesciò la tesi affermando di essere stato tratto in errore dai servizi segreti. È evidente che è in atto una incredibile forzatura quando solo e soltanto su questa sentenza si nega la possibilità di una discussione che invece si è sviluppata su tutte le altre”.

Cicchitto: “Bolognesi ignora la storia”

Fabrizio Cicchitto critica aspramente le parole di Paolo Bolognesi sulle radici del governo Meloni, gli ricorda i rapporti fecondi tra Almirante e Berlinguer e chiude facendogli una domanda precisa: “Una ultima questione: con quale onestà intellettuale Paolo Bolognesi afferma che Nordio si è ispirato a Gelli per avanzare la proposta della divisione delle carriere fra magistrati?”.

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