Casaleggio seppellisce il M5s: “L’esperimento è fallito. Conte? Con lui solo insuccessi”

6 Ago 2024 8:55 - di Vittorio Giovenale
Casaleggio

“Non ho mai pensato che Giuseppe Conte fosse l’uomo giusto per il Movimento 5 stelle”. Parole definitive quelle di Davide Casaleggio, figlio di Gianroberto, il fondatore del M5s in una intervista a La Stampa.

Davide continua ad essere a capo della Casaleggio Associati e dell’Associazione Rousseau, ma si ormai è separato dalla creatura politica nata dalla visione del padre dal 2021. Casaleggio si dice “dispiaciuto per l’evoluzione del M5s” e accusa esplicitamente l’ormai ex “avvocato del popolo”, Giuseppe Conte: “Ha collezionato un insuccesso dopo l’altro, dando la colpa prima a Luigi Di Maio, poi a Beppe Grillo. Adesso le scusanti sono finite. Il Movimento non ha più un obiettivo. È rimasta solo la gestione del potere, l’unica cosa di cui si discute sono le regole interne” mentre invece è “necessario avere un obiettivo che vada oltre la sopravvivenza”. Dunque esperimento fallito? “Se è rimasta solo gestione del potere, non è più utile”. Il rapporto con Beppe Grillo? “Lo sento di rado”. È deluso da lui? “Sono dispiaciuto per l’evoluzione che ha avuto il M5s: l’obiettivo finale del progetto non deve essere il progetto stesso”.

Casaleggio cita l’esempio delle tre lettere di Nixon

A Luca Monticelli de La Stampa che gli chiede come vive lo scontro tra Grillo e Conte, il figlio del cofondatore del Movimento risponde: “Credo che soprattutto in questi ultimi tre anni si sono susseguiti insuccessi uno dopo l’altro. Su oltre mille consiglieri comunali eletti con il Movimento 5 stelle, solo in 156 sono stati rieletti. È il termometro dell’andamento del Movimento che ha perso 8 milioni di voti tra politiche ed europee. Vedo un parallelo con un famoso aneddoto di Richard Nixon, quando a Gerald Ford consiglia come agire in caso di problemi gravi. Nella prima lettera Nixon dice a Ford di dargli la colpa in quanto suo predecessore, e nella seconda di dare la colpa a un collaboratore di prestigio. Cosa che Conte ha fatto, prima accusando Luigi Di Maio e poi Beppe Grillo. Ora le scusanti sono esaurite. Nella terza e ultima lettera di Nixon, infatti, l’indicazione è “scrivi tre lettere”».

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