Violenze sessuali del Capodanno 2022 a Milano: confermate in appello le pene per i due extracomunitari

15 Lug 2024 14:52 - di Giulia Desideri
capodanno

Quel Capodanno terribile rimarrà nella storia. I giudici d’appello di Milano hanno confermato le condanne rispettivamente a 4 anni e 10 mesi e 3 anni e 10 mesi Mahmoud Ibrahim e Abdel Fatah, i due imputati per le violenze sessuali di gruppo avvenute la notte di Capodanno 2022 in piazza Duomo, che hanno scelto di essere giudicati con rito abbreviato. La lettura del dispositivo è avvenuta con la traduzione telefonica da parte dell’interprete per i due imputati presenti in aula i quali dovranno risarcire le spese legali della parte civile, il Comune di Milano. Il termine per le motivazioni è di 90 giorni. La prima sentenza era stata emessa il 30 giugno del 2023. A Mahmoud Ibrahim vengono contestate le violenze avvenute davanti al McDonald’s e quelle all’altezza di Galleria Vittorio Emanuele II, oltre a una rapina, per cui è stato assolto. Fatah è stato invece condannato per i soli fatti di piazza Duomo.

Le violenze in quella terribile notte

Nella  folle notte di Capodanno 2022 di piazza Duomo,  diverse ragazze(alcune straniere) furono abusate e violentate dal branco mentre si trovavano davanti alla Cattedrale per festeggiare l’inizio del nuovo anno.

Una ragazza riuscì a registrare un video quella notte, poi prodotto in sede di giudizio nel processo nei confronti di un  21enne di Torino Abdallah Bouguedra.

“Ho iniziato a girare le immagini pensando ci fosse una rissa – aveva spiegato la giovane – poi ho visto la ragazza per terra, le avevano tolto tutti i vestiti e abusavano di lei. La sballottavano da un posto all’altro durante l’aggressione. Quando ho finito di fare quel video mi sono buttata dentro per cercare con le braccia di farle scudo, ma non ce l’ho fatta”.

Il branco di Capodanno con trenta uomini

La stessa testimone aveva fornito dati precisi sul branco: “Erano una trentina – aveva detto -. L’hanno tirata da una parte e la toccavano ovunque, prima io ero a fianco a lei e poi mi sono trovato lontanissimo, continuavano ad arrivare ragazzi, lei era sotto choc. Le hanno strappato i pantaloni e tutti i vestiti – ha aggiunto – la tiravano da destra e da sinistra, gridava aiuto”. Oggi la conferma delle condanne in appello per due dei tre responsabili.

 

 

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