Procaccini (Ecr): “Mancano le condizioni per votare von der Leyen”. Martedì il confronto finale

11 Lug 2024 14:52 - di Mario Campanella
Procaccini

Nicola Procaccini, co-Presidente del gruppo Ecr, scioglie ogni dubbio sulle alleanze europee e chiarisce che non ci sono le condizioni per votare Ursula von der leyen. “L’agenda che abbiamo avuto modo di vedere non cambia rispetto a quella di 5 anni fa e al momento non ci sono le condizioni per votare von der Leyen”, parole nette e decise dettagliate, però, con una profonda analisi. Il co-Presidente ha spiegato che ad oggi non c’è una decisione definitiva e che, “per quanto riguarda gli italiani  significa che la decisione verrà presa sulla scorta delle indicazioni che riceveremo dal primo ministro”.

“Lasciata libertà di voto alle delegazioni”

Procaccini ha poi specificato un fatto molto importante: “All’interno del nostro gruppo c’è sempre stata libertà di movimento e decisione per le singole delegazioni. Cinque anni fa la delegazione di Fratelli d’Italia non ha votato il presidente della Commissione mentre la delegazione polacca del Pis, ad esempio, ha votato a favore”. Un’altra dimostrazione di come nel gruppo Ecr si privilegi e si rispetti la libertà di ogni singola Nazione.

Procaccini: “Martedì l’incontro con Ursula”

Ursula von der leyen vedrà la delegazione dell’Ecr martedì a Strasburgo dopo che lo stesso gruppo dei conservatori ha fatto recapitare un invito al presidente della Commissione Ue. Lo  ha confermato lo stesso Nicola Procaccini . “Se facciamo questo incontro è perché vogliamo sentire le cose da von der Leyen”, ha spiegato Procaccini rispondendo a chi gli chiedeva se l’Ecr volesse delle garanzie al presidente della Commissione Ue. “Rispetto all’esperienza nazionale, a Bruxelles non esiste una maggioranza e una minoranza al Parlamento europeo. Esistono le maggioranze e le minoranze che si formano in ogni singolo voto”, ha poi spiegato il leader di Ecr. Al gruppo dei Conservatori e riformisti andranno due presidenze di commissione e due vice presidenze di aula.

“Un abominio i cordoni sanitari”

Nell’Ecr “continuiamo a pensare che il cordone sanitario sia un abominio democratico: vale per l’estrema sinistra come per l’estrema destra. E’ una cosa che ci teniamo a dire e non prenderemo mai, come l’Ecr , una posizione ruotata all’estrema sinistra o all’estrema destra”, ha aggiunto Procaccini.  “Il cordone sanitario è una conventio ad excludendum, applicata nella scorsa legislatura al gruppo Id e in parte anche all’Ecr, per la quale tutti gli altri gruppi si coalizzano e non votano i presidenti di commissione e i vicepresidenti che  spetterebbero ad un determinato gruppo, in base al metodo d’Hondt, una specie di ‘manuale Cencelli’ Ue, creato nel XIX secolo da un matematico belga per distribuire i posti di responsabilità nel Parlamento del Regno”, ha aggiunto il presidente degli europarlamentari di Ecr.

Equilibrio e coerenza

Le parole di Procaccini esprimono l’equilibrio e la coerenza di Ecr e di Fratelli d’Italia. Equilibrio perché agisce da forza di maggioranza relativa di un grande Paese. Coerenza perché non si piega a logiche di opportunismo e mira a costruire un’Europa che cambi letteralmente passo, nel mentre è attraversata da drammatici conflitti e da un’austerità che non sembra la soluzione migliore per garantire serenità ai popoli.

 

 

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