Pnrr, Meloni presenta i numeri: “Spesa oltre i 51 miliardi e 92% delle misure attivate. Siamo fieri”
Il primato in Europa, dove l’Italia è al primo posto tra l’altro per fondi ricevuti. Ma anche i risultati interni con il 92% delle misure attivate. È un bilancio decisamente positivo quello presentato nel corso della Cabina di regia per il Pnrr dal premier Giorgia Meloni e dal ministro Raffaele Fitto. “Possiamo essere tutti orgogliosi, perché è il frutto di un grande gioco di squadra tra il Governo, le Amministrazioni e i soggetti attuatori”, ha detto il premier, secondo quanto trapelato, nel corso della riunione. La Cabina di regia di oggi era chiamata ad approvare la quinta Relazione sullo stato di attuazione del Pnrr da trasmettere poi al Parlamento. “Al 31 dicembre 2023 la spesa era di 42 miliardi di euro, ad oggi è 51,4 miliardi, quindi un avanzamento di circa 10 miliardi rispetto al dicembre dello scorso anno”, ha spiegato Fitto, dando conto dell’approvazione del documento. Dalla relazione, ha sottolineato il ministro, ”emerge un quadro di avanzamento molto positivo anche sul fronte della spesa. Questi numeri sono molto più che confortanti”.
Meloni sul Pnrr: “Italia prima in Europa per obiettivi raggiunti e avanzamento finanziario”
In particolare, al centro del vertice c’è stato il lavoro svolto dal governo nei primi sei mesi del 2024, ovvero da quando è entrato in vigore il nuovo Piano con l’ok della Commissione alla revisione tecnica. L’Italia, ha ricordato Meloni, ha saputo attestarsi come “al primo posto in Europa per obiettivi raggiunti e avanzamento finanziario del Pnrr”. È “lo Stato membro che ha ricevuto finora l’importo economico maggiore: 113 miliardi e mezzo di euro, a fronte dei 194,4 previsti dal Piano, ovvero il 58,4% del totale”. “Siamo stati i primi in Europa a chiedere e a ricevere il pagamento della quinta rata da 11 miliardi” e “a inoltrare la richiesta per la sesta rata da 8 miliardi e mezzo, che abbiamo puntualmente rendicontato lo scorso giugno”. Il premier, quindi, ha fatto il punto anche sulla settima rata da 18 miliardi e 200 milioni, per la quale “siamo a buon punto”.
Le riforme per lo sprint (e non solo)
Accanto ai risultati finanziari, il premier ha anche ricordato due riforme “molto importanti” per il conseguimento degli obiettivi: le norme per accelerare l’attuazione del Piano, tra le quali rientra l’istituzione della stessa Cabina di regia fortemente voluta dal premier, e la riforma delle politiche di coesione, espressamente richiesta dal Pnrr. E alla quale però il governo attribuisce un valore più ampio di quello funzionale alle richieste comunitarie: “La consideriamo parte di un’azione più ampia per ridurre i divari territoriali e costruire un’Italia più forte e competitiva, da Nord a Sud”.
Il gioco di squadra voluto dal governo
Secondo quanto emerso, Meloni, nel corso della Cabina di regia nella Sala Verde di Palazzo Chigi, ha ribadito l’importanza che attribuisce all’organismo che riunisce i rappresentanti delle amministrazioni centrali, delle Regioni, delle Province, delle Città metropolitane, dei Comuni e che nasce con lo scopo di avere uno strumento in grado di affrontare repentinamente e con efficacia i problemi che dovessero sorgere nelle varie fasi di attuazione del Pnrr. “È una novità fondamentale per dare seguito a quella che è la Fase 2 del Pnrr, cioè la messa a terra degli investimenti”, ha sottolineato, ricordando che si tratta di una fase nella quale “non sono ammessi errori e ritardi”. Sempre in quest’ottica di coordinamento rientra poi l’allineamento della piattaforma Regis con il reale stato di attuazione del Pnrr, che consente di avere una fotografia in tempo reale dell’avanzamento procedurale e finanziario del Piano.
Meloni presenta i numeri del Pnrr: “Spesa salita oltre 51 miliardi e 92% delle misure attivate”
“Questa fotografia, che ritroviamo nella Relazione, ci dà due dati molto importanti: la spesa complessiva sostenuta è salita di oltre 51 miliardi di euro e il 92% delle misure sono state regolarmente attivate”, ha spiegato Meloni, aggiungendo che “ad oggi le Amministrazioni titolari di interventi Pnrr hanno attivato 122 miliardi di euro di affidamenti rispetto ad una previsione iniziale di 132 miliardi di euro. E da verifiche della Struttura di missione Pnrr, le procedure di attivazione per il restante 8% delle misure, pari a circa 10 miliardi di euro, sono in fase di perfezionamento. Gli investimenti per i quali sono state espletate tutte le procedure di gara sono pari a 111 miliardi di euro, ovvero il 91% delle misure attivate”.
“Possiamo essere fieri, ma rimaniamo concentrati: non sono ammessi errori o ritardi”
Dunque, ha sottolineato il premier, “dati molto positivi, che ci dicono due cose: abbiamo fatto un buon lavoro, e dobbiamo essere fieri di quanto fatto, ma non dobbiamo fermarci, perché l’attuazione del Pnrr non consente pause e siamo a meno di due anni dal traguardo finale del 30 giugno 2026”. “Ci lasciamo alle spalle un grande lavoro ma, come ci insegna lo sport, è l’ultimo miglio ciò che determina una vittoria o una sconfitta. Dobbiamo quindi rimanere tutti estremamente concentrati, e continuare a fare quel gioco di squadra che – ha concluso – ci ha consentito finora di essere al primo posto in Europa per obiettivi raggiunti e avanzamento finanziario del Pnrr”.