Pantani, dopo vent’anni rimane il giallo sulla sua morte. La mamma del Pirata: “Voglio la verità”
Marco Pantani moriva vent’anni fa. Ufficialmente per un malore dovuto ad abuso di sostanze. Ma vent’anni dopo la mamma del grande campione romagnolo rilancia l’ipotesi di un omicidio, già scartata precedentemente.
Le parole della mamma
Sono vent’anni che cerco la verità su mio figlio – ha raccontato la mamma di Pantani, la signora Tonina, a Unomattina Crime, condotto da Alessandro Politi – e quello che è successo a Madonna di Campiglio e a Rimini. Ma sembra che nessuno vada mai a fondo su questa storia. Ho portato tante prove ai magistrati, però… Io vorrei solo una cosa: sapere cosa è successo, non voglio altro”.
La magistratura, in tre diverse occasioni (partite nel 2004, nel 2014 e nel 2021), stabilì che Pantani sarebbe morto a causa di un’overdose, per cui, mentre le ultime due indagini sono state archiviate, la prima inchiesta culminò in alcune condanne per morte in conseguenza di altro reato.
Il possibile omicidio
Come riportato da Il Giornale, a favore dell’ipotesi omicidiaria giocano diversi elementi: la stanza in cui fu trovato il corpo di Pantani era a soqquadro – come se avesse lottato con qualcuno – e sono presenti presunte contraddizioni e lacune nel lavoro degli inquirenti, a partire dal fatto che non furono eseguiti prelievi dattiloscopici volti a evidenziare se ci fosse stato qualcun altro nella camera insieme a lui. Camera che, come detto, era in disordine, ma non come se avesse ospitato una persona in preda al delirio allucinatorio delle droghe: sembrava invece che lo spazio fosse stato rivoltato, senza peraltro rompere nulla, alla ricerca di qualcosa. Forse dei 20mila euro che il ciclista avrebbe avuto con sé, ma che non furono mai rinvenuti.
Pantani: il più grande scalatore
Vincitore di Giro e Tour nel 1998, destinato a bissare il prestigioso binomio nel 1999, il Pirata fu bloccato per un ematocrito lievemente superiore alla norma proprio nell’edizione della corsa a tappe rosa di quello stesso anno. Per molti fu una sorta di ingiustizia. Pantani è stato probabilmente il più grande scalatore mai visto. La sua accelerazione in salita era devastante per gli avversari. Sulla sua morte permangono tanti dubbi. Che non possono essere sottaciuti.