Monza, tunisini occupano la casa di un giovane disabile e la trasformano in una centrale di spaccio

13 Lug 2024 19:53 - di Sandra Sirianni
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Orrore a Monza, dove un ragazzo disabile è stato praticamente sequestrato nella sua abitazione da un gruppo di tunisini che si sono impossessati della sua casa trasformandola in una centrale per lo spaccio di stupefacenti. Poco dopo la mezzanotte di martedì scorso alla centrale operativa della questura di Monza e della Brianza, come riportato da Il Giornale,  è arrivata una chiamata: al telefono un cittadino brianzolo che ha chiesto aiuto agli uomini in divisa, denunciando la presenza dei tunisini all’interno della sua abitazione. Un appello disperato, visto che fino a quel momento non era riuscito a risolvere la questione in altre maniere.

La storia dell’orrore: il ragazzo derubato dalla pensione e privato del cibo

Una storia di fragilità e dipendenza che ha visto un ragazzo disabile vittima di un gruppo di tunisini. Gli extracomunitari hanno sfruttato le sue condizioni fino a impadronirsi della sua vita. Con il passare dei giorni il tutto è degenerato: sono entrati nella sua casa e hanno dato sfogo alla loro cattiveria, sottraendo al ragazzo la pensione di invalidità e addirittura privandolo del cibo. Un quadro non più tollerabile, ma grazie all’intervento della polizia di Stato è arrivata finalmente la parola fine.

Un gruppo di spacciatori senza scrupoli

La ricostruzione delle dinamiche ha portato a galla un contesto che non ammette giustificazione. Quattro persone (tre giovani tunisini e una donna) hanno approfittato della tossicodipendenza della vittima, le hanno venduto la sostanza stupefacente e infine – in virtù di presunti debiti non pagati per la cessione – hanno reso la sua quotidianità un inferno. Di fatto il gruppo si è stabilito nella sua abitazione: qui hanno occultato sostanza stupefacente, utilizzata non solo per il consumo ma anche per la vendita. Insomma, la casa era diventata una sorta di centrale di spaccio con tanto di trattamenti inqualificabili ai danni del ragazzo.

La storia è andata avanti per mesi, per troppo tempo. Così l’uomo si è armato di coraggio e si è rivolto alla polizia per uscire dall’incubo. A quel punto gli agenti si sono messi in contatto con la vittima e hanno stabilito un piano di azione, concordando una modalità per entrare nella casa senza fargli correre alcun pericolo. I poliziotti hanno fatto irruzione nell’appartamento e hanno bloccato i componenti del gruppo. Uno di loro inizialmente si è scagliato contro un uomo in divisa e ha tentato la fuga, mentre un altro ha svuotato diversi involucri contenenti sostanze stupefacenti.

I tunisini finiti in carcere

La polizia ha arrestato i quattro componenti della banda che ora sono in carcere con l’accusa di spaccio di stupefacenti, minacce, sequestro di persona, furto e altri possibili ipotesi di reato che saranno vagliati dal Gip.

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