Il delirio di Berizzi (Repubblica) che accusa Trump per l’attentato a Trump: “Vittima della sua violenza”
Nella notte, il delirio di Paolo Berizzi, il giornalista antifascista, antidestra, antilogica e spesso anche antigiornalismo che scrive per Repubblica ma pensa per la sinistra estrema, alla quale cerca di regalare le sue perle ma che spesso, invece, mette in imbarazzo. “Trump è rimasto vittima della spirale di violenza che lui stesso ha creato e che alimenta da anni. ‘Se non verrò eletto sarà un bagno di sangue e ‘non so se avremo ancora elezioni’, ‘gli assalitori di Capitol Hill sono veri patrioti’. La violenza uccide la democrazia. #Trump”, ha scritto su X, sfidando il ridicolo, Paolo Berizzi.
Berizzi e le tesi molto originali su Trump
Dunque, la sintesi è: se qualcuno ha sparato a Trump la colpa è di Trump. Farebbe ridere, se non fosse Berizzi. Perfino i suoi stessi follower lo sfottono più o meno amabilmente: “Con questo tweet credo veramente che tu abbia toccato il fondo…”, “Ahahahahhahahahahahhahah et voilà, gli sparano ed è colpa sua. No caro Paolino la colpa è di chi arma quella mano con parole di odio tutti i giorni perché incapaci di intavolare un discorso democratico e di chi predica la presenza del fascismo e del nazismo anche nel caffè nero”, “No Berizzi, non è così. Sono altri quelli che indicano un bersaglio presentandolo come un essere non in possesso delle prerogative morali stabilite da voi”, “Mi ricorda tanto il classico: ‘Se l’è cercata, è stata stuprata perché indossava una minigonna. La prossima volta imparerà'”.
Può bastare: ai follower l’ardua sentenza su come la faziosità posso toccare vette estreme, da Monte Bianco.