Francia, i sindacati minacciano Macron: “Un premier di sinistra o blocchiamo le Olimpiadi”
La Francia ribolle. Dopo la desistenza nazionale per bloccare il Rn, ora è il tempo di fare il governo e per Macron arrivano le grane di trovare un difficile equilibrio tra il Fronte popolare, Ensemble ed i repubblicani. Ma la sinistra non demorde e chiede l’incarico del primo ministro, con il rischio di bloccare il Paese in concomitanza delle Olimpiadi che inizieranno il 26 luglio.
I sindacati proclamano lo sciopero per il 18 luglio
Gli cheminots, i combattivi ferrovieri rappresentati dalla Cgt, hanno indetto un corteo preventivo davanti all’Assemblée, e manifestazioni nelle prefetture. Il giorno X è il 18 luglio, quando l’Assemblée aprirà ufficialmente i battenti con la nomina della presidenza e la formazione dei gruppi. I sindacati di estrema sinistra esigono, “il rispetto delle urne”.
Sophie Binet, segretaria Cgt, si è già messa l’elmetto. Invita i francesi ,”a unirsi a queste manifestazioni per far pressione popolare affinché siano rispettati i risultati delle urne”. I mélenchoniani, militanti e neo-eletti, alzano la voce: “Non possiamo accettare in silenzio la volontà di un uomo contro quella di un popolo”.
Il ricatto e il blocco della Francia
Nel fine settimana o lunedì il Fronte popolare potrebbe dare un nome comune a Macron. Che deciderà in ultima istanza. Resta in pole il socialista Faure. Ci sono poi la verde Tondelier o un esponente Insoumis. Ma affinché la coalizione di sinistra possa davvero reclamare Matignon, contano pure i numeri.
Se Macron dovesse formare un governo a guida moderata, i sindacati potrebbero creare il caos proprio in concomitanza dell’evento più importante in assoluto del mondo.
Le ciambelle senza buco di Macron
Interessato a bloccare il Rn, Macron ha sottovalutato le conseguenze delle sue manovre. Non tutte le ciambelle escono con il buco e stavolta è accaduto proprio questo: il presidente non riesce ad escludere Melènchon e forse sarà costretto ad affidare la guida dell’esecutivo a un uomo della sinistra, pena il blocco della Francia in coincidenza con le Olimpiadi.
Procaccini: “In mano a una minoranza”
Le notizie che arrivano dalla Francia non sono rassicuranti: i sindacati ferrovieri hanno proclamato lo sciopero per il 18 luglio minacciando di bloccare il Paese per le Olimpiadi se non sarà nominato un primo ministro di sinistra. Tutto ciò perché, grazie al cordone sanitario e al doppio turno, chi ha meno di un quarto dell’elettorato ha oltre il 40% dei seggi. Questo sistema dimostra la sua fallacia e si dimostra che la politica dell’antitesi non può mai produrre stabilità e democrazia reale.
In Francia non c’è Mitterand o una sinistra riformista ma un radicalismo estremista che preoccupa: preoccupa per l’antisemitismo che manifesta, l’odio verso le classi abbienti , una forma di neo marxismo che è incompatibile con la libertà economica e sociale. Lo afferma il co-Presidente di Ecr a Strasburgo, Nicola Procaccini.