Cuginette stuprate a Caivano, i due maggiorenni condannati a 13 e 12 anni di carcere
Condanne a 13 e a 12 anni di reclusione per i due maggiorenni imputati nel processo sulle violenze sessuali a Caivano ai danni delle cuginette di 10 e 12 anni avvenute nell’estate 2023. A un anno di distanza, sono arrivate le prime condanne per una vicenda che ha sconvolto l’opinione pubblica. All punto da spingere il governo Meloni a promuovere interventi di riqualificazione e rigenerazione urbana nel Parco Verde: il quartiere teatro degli abusi. Progetti e interventi portati a termine e molti dei quali in stato di ultimazione per uno dei punti più qualificanti dell’esecutivo.
Cuginette stuprate a Caivano: 13 e 12 anni di reclusione agli stupratori maggiorenni
La sentenza è stata pronunciata dal giudice del Tribunale di Napoli Nord, al termine del processo celebrato con il rito abbreviato. Il 20enne Pasquale Mosca è stato condannato a 13 anni e 4 mesi di reclusione; il 19enne Giuseppe Varriale a 12 anni e 5 mesi. Entrambe le condanne sono più alte rispetto a quelle richieste dalla Procura. I due giovani erano imputati a vario titolo di violenza sessuale di gruppo; minaccia e diffusione illecita di contenuti sessualmente espliciti. Il giudice ha inoltre inflitto una provvisionale di 50mila euro, immediatamente esecutiva, per le due vittime. Che sarà erogata da ciascuno dei due imputati; e la corresponsione di 20mila euro per ciascuno dei genitori della bambina più piccola. Per entrambi è stata infine disposta l’interdizione perpetua.
I legali: “Genitori delle vittime soddisfatti per questo primo tassello”
Una sentenza dura, quella del tribunale aversano, sulla quale i genitori della più piccola delle due vittime, attraverso l’avvocato Clara Niola, esprimono soddisfazione. “È una sentenza equa ed equilibrata – commenta -. E i genitori della piccola sono contenti perché oggi è stato raggiunto un primo tassello”.
Il 12 luglio è la volta dei tre minorenni: le richieste della pm
Tra una settimana potrebbe essere la volta dei tre minorenni: (all’epoca dei fatti, uno dei tre nel frattempo ha compiuto 18 anni). Nell’udienza celebrata venerdì la pm della Procura per i minorenni di Napoli, Claudia De Luca, ha chiesto condanne rispettivamente a 10 anni e 8 mesi, a 9 anni e 4 mesi e a 9 anni senza la concessione delle attenuanti generiche. L’udienza è stata rinviata al 12 luglio e già in quella data si potrebbe arrivare alla pronuncia della sentenza. “Ricordiamoci però che in quella sede non ci sono né vincitori né vinti perché parliamo di minorenni”.