Via libera al decreto Campi Flegrei, Musumeci: “Emerse gravi responsabilità di Regione e comuni”

24 Giu 2024 15:02 - di Alberto Consoli

Il governo Meloni sta facendo quel che non si è fatto in 40 anni. “Sui Campi Flegrei, man mano che si va avanti nel lavoro istruttorio, emergono gravissime responsabilità, che sono remote e meno remote. Sono responsabilità omissive e commissive che coinvolgono tutti gli enti territoriali: a cominciare dalla Regione Campania e dai comuni interessati”. Così il ministro della Protezione civile Nello Musumeci in conferenza stampa a Palazzo Chigi dopo il Consiglio dei ministri sui Campi Flegrei.Il governo, sui Campi Flegrei, non ha intenzione di tirare fuori un quattrino per le case abusive e per le seconde case, questo per chiarezza“, ha specificato. “In città come Napoli, Pozzuoli e Bacoli lo sviluppo urbanistico appare sempre più irragionevole, caotico. E non si è mai tenuto conto degli incombenti pericoli di quella area. L’abusivismo edilizio è diffuso. Chi doveva vigilare non lo ha fatto e si è girato dall’altra parte. Esistono gravi carenze nei piani comunali di prevenzione e di Protezione civile. Stiamo verificando l’attività che è stata svolta e che rimane da svolgere”.

Campi Flegrei, Musumeci: “Gravi responsabilità a partire dalla Regione Campania”

“Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto legge ‘Misure urgenti di prevenzione del rischio sismico connesso al fenomeno bradisismico nell’area dei campi flegrei e per interventi di protezione civile’. Abbiamo previsto 440 milioni di euro circa per gli interventi pubblici”. Per l’anno 2024, poi, “metteremo a disposizione 20 milioni di euro per interventi di edilizia privata. Vedremo quali interventi rimarranno da realizzare e nella legge di Bilancio di fine anno stabiliremo quali risorse investire per il prossimo anno”. Ammontano, invece, a circa 22 milioni di euro le risorse che verranno messe a disposizione “per gli interventi di edilizia scolastica”.

Le risorse messe in campio dal governo

Con il nuovo decreto legge  “scatta il divieto di nuove costruzioni per civile abitazione, quindi esclusi i luoghi di lavoro. In quell’area c’è una delle più alte densità che si possano concepire su un vulcano attivo, oltre al rischio sismico e bradisismico”. L’impegno del governo è stato immediato e concreto. Quello che stiamo facendo non si è fatto negli ultimi 40 anni. E in alcuni casi il rimedio è stato peggiore del danno perché in passato un quartiere che era stato evacuato è poi stato reintegrato. Le persone costrette a lasciare la casa nell’area dei Campi Flegrei usufruiscono di un contribuito da 400 a 900 euro a persona al mese, suscettibili di integrazione”.

Circa il nome del commissario straordinario per i Campi Flegrei, risponde che “ci stiamo pensando. Naturalmente sarà una figura tecnica, meglio se ha già dimostrato competenza nella capacità organizzativa e nella gestione di risorse umane. Abbiamo 15 giorni di tempo per fornire il nome al presidente. Che nella sua autonomia emetterà il decreto. Ma certamente è una decisione assolutamente non rinviabile. Perché la mole di lavoro che si presenta con questo nuovo decreto legge impone una struttura dedicata. Per evitare quei vuoti di tempo che abbiamo dovuto registrare nelle scorse settimane con la concessione del contributo che ha suscitato alcune lamentele”.

Musumeci: “Il governo si riserva il diritto di ripianificare dal punto di vista urbanistico quell’area”

“Il governo – spiega Musimeci- si riserva il diritto di ripianificare dal punto di vista urbanistico quell’area. Il nervo scoperto è questo: il codice di protezione civile prevede che la pianificazione urbanistica, dal confine nord fino all’ultimo lembo di terra del sud, debba essere definita assieme alla pianificazione di protezione civile. Non è stato mai fatto. Per cui ci riserviamo il diritto di ripianificare dal punto di vista urbanistico, d’accordo con la Regione Campania che ha una potestà specifica in materia urbanistica, le aree che sono maggiormente a rischio. Non è escluso quindi che ci possano essere aree in cui gli scienziati dicono: ‘qui non ci deve stare né l’artigiano né il condominio’. Se così dovesse essere, per salvaguardare la vita umana si dovrà intervenire, lo farà chi di competenza, per evitare che la presenza umana, parziale o h24, debba restare su quell’area particolarmente a rischio”. “C’è un fenomeno in corso, lo sciame sismico non si è ancora arrestato, non dobbiamo sottovalutare nulla, non dobbiamo neanche creare stupido allarmismo, ma chi decide di convivere con il rischio deve farlo sapendo come comportarsi nel caso in cui se ne dovesse evidenziare la necessità”.

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