Vannacci Egonu, il Gip archivia la denuncia: “Frasi inopportune ma non diffamatorie”
Vannacci non diffamò la pallavolista Paola Egonu. Lo ha deciso stamattina il Giudice per le indagini preliminari di Lucca, Alessandro Del Torrione, archiviando il procedimento penale a carico del militare, neo parlamentare europeo della Lega.. Si chiude così una vicenda iniziata lo scorso anno quando Roberto Vannacci, all’apice del successo mediatico per il libro, “Il mondo al contrario”, disse che la Egonu, “non presentava i tratti somatici tipici di un italiano”.
“Nessuna volontà di offendere”
Quella frase “ben può’ essere valutata come impropria e inopportuna” anche “in merito al riferimento (che appare ingiustificato) a una specifica persona che legittimamente si è doluta di essere chiamata in causa”. Ma “non risulta tuttavia emergere un superamento del limite della continenza che possa dirsi indicativo della volontà, da parte dell’indagato, di offendere gratuitamente la reputazione” di Egonu, “di denigrarla, di sminuirne il valore, di portare un attacco indebito alla persona “, scrive il Gip nell’ordinanza di archiviazione.
Ulteriori indagini, come richiesto dal legale della campionessa, scrive ancora il gip “non potrebbero sperimentare esperienze con profitto e utilità concreta tale da poter condurre una diversa valutazione in ordine alla sostenibilità dell’accusa in giudizio”.
“Vittoria del pensiero libero”
“E’ la vittoria della libertà di opinione – commenta l’avvocato Massimiliano Manzo, difensore di Vannacci – Siamo felici dell’esito del procedimento e di aver trovato un giudice che ha ascoltato le nostre ragioni” le parole del legale.
Lo scorso mese Roberto Vannacci era tornato sulla vicenda chiarendo che, a suo dire, Paola Egonu, “rappresenti il nostro tricolore con la sua eccellenza sportiva ma questo non può celare visivamente la sua origine di cui, sono convinto, lei stessa vada fiera”. “La sua diversità- aveva scritto in una lettera aperta alla campionessa di volley il generale-, rispetto alle evidenti caratteristiche somatiche della maggioranza della popolazione italiana, è una ricchezza, una risorsa, una peculiarità che la distingue e le fa onore. Spero, signora Egonu, di avere compiutamente esplicato il senso delle mie espressioni e mi rallegrerei se in futuro, a sua discrezione, fosse possibile un amichevole incontro tra noi che mi permetta di esprimerle a voce i miei più sinceri sentimenti di viva cordialità e chiederle un un autografo”.