The Guardian su Meloni al G7: serena e sorridente accoglie leader con i giorni contati
E’ molto calzante il commento che il quotidiano inglese The Guardian ha fatto sulla prima giornata del G7. Ha in pratica contrapposto la premier Meloni “serena nel suo tailleur rosa salmone” alla sfilata di ospiti definiti, da un punto di vista politico ovviamente, morti che camminano. Leader cioè che hanno i giorni contati. O che in ogni caso rischiano molto nell’immediato futuro uscendo con le ossa rotte dalle ultime elezioni europee – così Scholz e così Macron e così anche Justin Trudeau, di cui si fa notare il completo blu accoppiato con scarpe marroni…
Una sfilata dunque di leader in crisi, perdenti o sul punto di essere tali, contrapposti al sorriso smagliante di una leader, Giorgia Meloni, uscita dalle urne corroborata da quasi 2 milioni e mezzo di preferenze. Di qui il suo sorriso smagliante dinanzi ai colleghi leader del G7 accolti dagli ulivi secolari di Borgo Egnazia in Puglia.
Una leader dunque consapevole della propria forza, del fatto di dover giocare un ruolo importante nella scelta del futuro capo della commissione europea, e soprattutto determinata a coronare in questo G7 alcuni obiettivi di largo respiro. Il primo: definire il perimetro del mondo libero contro l’espansionismo neosovietico putiniano. Non solo, ma il vero grande risultato del G7 made in Italy è stato quello di avere creato l’alternativa operativa rispetto alla totale paralisi dell’organizzazione delle Nazioni Unite.
Meloni ha voluto e organizzato un summit allargato alla storica partecipazione del Papa, nonché delle nazioni e degli organismi cardini degli equilibri economici e strategici internazionali come l’India, il Brasile, il Fondo Monetario internazionale, la Banca Mondiale, la Banca Africana di Sviluppo, il Kenya, l’Algeria, la Tunisia, la Turchia e gli Emirati Arabi Uniti.
Imponendo infine all’attenzione dei Grandi il tema dell’immigrazione, il Piano Mattei, l’algoretica, il ruolo dell’Occidente. Il tutto mentre in Italia la sinistra gioca a scandalizzarsi per l’ennesima inchiesta-fuffa di Fanpage rilanciata da Piazzapulita di Corrado Formigli. Ogni giorno un tentativo di sabotare il G7 come vetrina dell’Italia. Prima con la provocazione del M5S, poi con l’inchiesta under cover sui giovani di FdI. Non è difficile comprendere da che parte stiano quelli che fanno l’interesse dell’Italia e da che parte quelli che remano contro.