Scomunicate le suore ribelli dei cioccolatini, barricate in monastero: non riconoscono il Papa

22 Giu 2024 17:46 - di Laura Ferrari
suore Belorado

L’arcivescovo di Burgos, Mario Iceta, ha decretato la scomunica delle clarisse del monastero di Belorado, note come le suore dei cioccolatini, che hanno dichiarato di essersi “separate volontariamente” dalla Chiesa cattolica. Lo si apprende da una nota dell’arcivescovato di Burgos. La scomunica riguarda dieci suore della comunità, essendo escluse cinque suore anziane e altre tre che nei giorni scorsi avevano lasciato il monastero.

Ultimatum scaduto: scomunicate le suore dei cioccolatini

La decisione dell’arcivescovo è arrivata dopo che ieri è scaduto l’ultimatum dato alle clarisse per presentarsi al Tribunale ecclesiastico ed esporre la loro posizione. Le suore non si sono presentate in aule affermando di non riconoscere l’autorità della Chiesa di Roma e hanno ribadito la loro volontà di separarsi in una nota pubblicata sul profilo Instagram che hanno aperto. Con la scumica le clarisse dovrebbero lasciare il monastero. Nei giorni scorsi però le suore non hanno voluto consegnare le chiavi dell’edificio all’arcivescovo.

Le dieci monache ‘ribelli’ della comunità delle Clarisse dei monasteri di Belorado (Burgos) e Orduna (Vitoria) hanno comunicato per raccomandata legale all’arcivescovado di Burgos la “Irreversibile e unanime decisione” di abbandonare la Chiesa cattolica.

E hanno assicurato di non temere la scomunica poiché qualunque “condanna o sanzione canonica” per loro è “nulla” in quanto “non ha potere sulle anime” ed è “carente di effettività”. Il comunicato, inviato in data odierna e datato Belorado, è stato diffuso oggi dalle monache sulle reti sociali. Assicurano che la decisione di abbandonare la Chiesa cattolica è frutto di “”una matura, meditata e cosciente riflessione”. “Ci separiamo liberamente e volontariamente, all’unanimità e con allegria di spirito”, annotano nella nota, in cui sottolineano nuovamente che il Manifesto Cattolico del 13 maggio, firmato dall’abadessa “è stato sottoscritto da tutte”.

Le suore hanno aderito alla congregazione che respinge il Concilio Vaticano II

Note a livello mediatico come le “suore dei cioccolatini” per i dolcetti da loro prodotti, le Clarisse avevano annunciato il 13 maggio la decisione di mettersi sotto la tutela e la giurisdizione di Pablo de Rojas SanchezFranco e della sua cosiddetta Pia Union de Santi Pauli Apostoli, che non è in comunione con Roma e il cui fondatore è stato scomunicato nel 2019.

La Pia Unione di San Paolo Apostolo a cui hanno aderito le clarisse si presenta sul suo sito come una unione, fondata a Bilbao il 22 febbraio del 2005 da Pablo de Rojas, che ha il fine di “rendere a Dio la gloria che gli è dovuta” in questo periodo “di disorientamento” e che riconosce come “ultimo Papa Pio XII”, respingendo il Concilio Vaticano II.

Commenti

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  • pietro 23 Giugno 2024

    Ormai neanche la chiesa è immune o viene risparmiata da quest’onda di impazzimento dei valori e disorientamento e respingimento addirittura del Concilio Vaticano, dai vari preti che fanno di tutto tranne i preti o che addirittura hanno trasformato chiese in dormitorio e degradandoli allontanando tutti i cittadini cristiani e le tante suore che fanno di tutto per comparire nelle TV facendo di tutto tranne le suore anche senza ritegno e senso di responsabilità per quello che rappresentano !
    Ormai la tolleranza senza limiti e ipocrisia in tutti i settori e istituzioni ha preso una piega negativa e prevaricativa che sicuramente si farà molta fatica per ritornare alla normalità, si alla normalità , termine che a quanto pare sono in molti a volerlo negare e disprezzare!!