Schlein tradita da piazza Testaccio. Comizi a confronto: c’era più gente per le primarie Pd

3 Giu 2024 15:32 - di Luisa Perri
Schlein

Nel confronto tra le piazze, nella gara dell’affluenza, non c’è partita: Elly batte la Schlein. E non è una bella notizia per il Pd. L’allora candidata alle primarie del Partito democratico, al comizio del 18 febbraio 2023 portò in piazza Testaccio più gente rispetto a ieri. Sembra incredibile, ma la testimonianza di coloro che erano in piazza ieri e un anno fa, collima con le documentazioni fotografiche e video. L’effetto Schlein, almeno per quanto riguarda l’affluenza ai comizi, è svanito dopo un anno.

Piazza Testaccio con piazza del Popolo: un mismatch

Non cadete nel tranello del confronto, evocato da qualche giornale, tra i comizi della Meloni e quello della leader dem. Paragone impraticabile perché al confronto piazza del Popolo è uno stadio di calcio e piazza Testaccio un campetto di un oratorio, basando il paragone strettamente sulle dimensioni. Insomma, un “mismatch”, come direbbero i cronisti di boxe, dovendo commentare un incontro tra un peso massimo e un peso piuma. La scelta della Schlein di fuggire dai confronti è comprensibile, visto che ha evitato le piazze tradizionali dei comizi a Roma (San Giovanni, Piazza del Popolo, Piazza Santi Apostoli, Piazza Navona).

La scelta scaramantica della Schlein, stessa piazza delle primarie, evoca paragoni impietosi

Ha scelto, invece, forse per una scaramanzia simbolica, la piazza della vigilia del comizio per le primarie Pd. In pratica, una sfida lanciata contro sé stessa: febbraio 2023, Elly nuova speranza per la sinistra, 2 giugno 2024, Schlein segretaria Pd e leader del fronte dem per le elezioni europee. Eppure,  nonostante la mobilitazione includesse big come il sindaco di Roma Roberto Gualtieri e un candidato di spicco a Strasburgo come l’ex governatore del Lazio, Nicola Zingaretti, l’adunata si è rivelata un comizietto. Un vero e proprio flop con mezza piazza piena, il tono dimesso da cineforum più che da evento elettorale. Ma quel che è peggio per il Pd: nel confronto in 15 mesi, Elly batte Schlein. Adesso che l’hanno vista arrivare, non la vanno più a vedere

 

Commenti

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  • Giuseppe Forconi 4 Giugno 2024

    Chi troppo in alto vuol salire, presto o tardi, rumorosamente cade.
    Questa volta il vecchio adagio non collima ma vuole sintetizzare l’arrivo del rumoroso fracasso del PD ormai alle porte.
    Non sono un uomo di sinistra ma dispiace che non ci sia una vera controparte con la quale confrontarci per discutere cosa fare per una Nazione come l’Italia.
    Oltre due secoli di storia non possono essere spazzati via come se fosse immondizia dimenticata in un angolo di questo Mondo.