Raimo al delirio pur di insultare la Meloni: è passivo-aggressiva. Gasparri lo gela: disse chi incita a picchiare la gente… (video)
Ci risiamo: da Christian Raimo, ospite di David Parenzo a L’Aria che tira, altri gratuiti e farraginosi insulti a Meloni. L’ultima performance del prof ospite del talk su La7, punta come al solito sul delirio ossessivo che si esplicita compulsivamente soprattutto contro la premier. Non a caso, l’ultima invettiva che il prof ormai incline al delirio accusatorio ha sferrato dal palco tv contro la Meloni tradisce richiami che rimandano all’offesa, stavolta di matrice “psicoterapeutica”. A detta del docente, il presidente del Consiglio sarebbe un esempio di «passivo-aggressiva perché la relazione col suo elettorato comincia a scricchiolare»: questa la sentenza politico-psicologica vergata senza troppi preamboli e cautele del prof che più che ai titoli accademici nelle sue esternazioni televisive sembra richiamarsi più che altro all’esperienza cabarettistica fatta con un gruppo denominato I cavalieri del Tiè.
Da Raimo insulti alla Meloni tra mitologia rivisitata e delirio “anti” sempreverde
Sarà la delusione per mancata elezione – nell’aprile del 2024, Raimo ha annunciato la propria candidatura alle elezioni europee con Alleanza Verdi e Sinistra, venendo quindi inserito nella lista per la circoscrizione centrale, senza però conseguire il traguardo dell’elezione. Sarà per quella sua capacità di tenere sempre pronto il caricatore delle accuse e dell’invettiva caricato di nuova linfa al vetriolo, fatto sta che alla sua ultima partecipazione tv Raimo ha raggiunto il record delle offese (neanche troppo velate), consolidando la sua posizione sul podio degli odiatori accademici più che di professione, di insopprimibile vocazione. E allora, anche oggi non si è fatto mancare l’occasione di trasformare il dibattito televisivo in un match sul ring all’ultimo colpo sotto la cintura di logica e buon gusto.
Raimo sulla Meloni sentenzia: «Si sta abbeverando di acqua salata»
Peccato allora che, nonostante le competenze in materia certificate da un diploma di Specializzazione e Abilitazione all’insegnamento in Filosofia e Storia, non avendo spunti dialogici a cui aggrapparsi, il prof Raimo non ha potuto far altro che appellarsi alla logica del riciclo e attaccarsi a episodi già derubricati e ampiamenti discussi dalla cronaca politica: tipo la replica pungente della Meloni agli insulti di un altro illustre, offensivo hater: il governatore De Luca. E così, in una arrampicata perigliosa alla conquista della vetta delle polemiche pretenziose, Raimo fissa il picchetto su un fatto già archiviato nella memoria e ampiamente sdoganato dalla letteratura che cataloga i capitoli degli scambi politici.
Il delirio domina la scena
E così ricicla: «Il primo sintomo – discetta Raimo da La7 in punta di manuale di psicoterapia applicata – è stato quando è andata da De Luca a dire “eccola qui la stro**a” – ha citato, erroneamente, il docente, riferendosi alla visita a Caivano –. Secondo me ci sarà una parabola discendente. Dal primo testo politico della storia, che è l’Antigone di Sofocle, Polinice dice “chi insegue il potere a un certo punto beve acqua salata”. Lei si sta abbeverando di acqua salata. Questa è la buona notizia», arguisce del tutto arbitrariamente Raimo sulla base di non si sa capisce quali argomentazioni analitiche e riscontri sul campo.
Raimo contro Meloni, Gasparri lo gela in due battute
Insomma, il delirio la fa da padrone: e forse gli ascolti ne beneficiano: ma l’attendibilità delle perorazioni mediatiche decisamente un po’ meno… Servirà l’arrivo di Gasparri per riportare la discussione sul piano ben più concreto dello scambio al limite della querela. E allora, va in scena – con tempismo incredibile agevolato dalla scaletta – un accesissimo dibattito tra Christian Raimo – lo ricordiamo: area Avs – e il capogruppo di Forza Italia al Senato Maurizio Gasparri. Al centro della discussione, le dichiarazioni del professore che, qualche tempo fa, parlando del caso Salis, aveva sostenuto che fosse lecito picchiare un fascista o un nazista.
Gasparri: «Non ho nulla da spartire con uno che ritiene la violenza una pratica possibile»
Tempestiva, e assai pungente nel merito, la replica dell’azzurro: «Raimo, che fa il professore, ha detto che bisogna picchiare le persone – esordisce Gasparri –. E lo ha detto in televisione. Non ho nulla da spartire con uno che ritiene la violenza una pratica possibile», precisa quindi il forzista assestando un colpo difficile da incassare per l’interlocutore. Che infatti contro-replica approssimativamente: «Lei le picchiava negli anni Settanta», insorge con un ennesimo attacco scomposto il professore. Solo che a quel punto, il senatore di Forza Italia pronto alla replica, perde le staffe e minaccia azioni legali contro il “cattivo maestro“. «Io la querelo subito per questa affermazioni – tuona Gasparri – perché io non ho mai picchiato nessuno».
Gasparri contro Raimo: « Ha fatto l’apologia della violenza»
«Mi scuso subito, però insomma frequentava le persone che picchiavano?», prova a correre ai ripari per evitare querele e smentite, domanda il professore. «Nessuno», sentenzia senza possibilità d’appello però il capogruppo di Forza Italia. Precisando: «In questo momento sto frequentando qualcuno (Raimo, ndr) che ha detto che è a favore della violenza perché sostiene che si debbano picchiare delle persone», sottolinea Gasparri. Concludendo con una un argomento che non ammette replica. «Lei – chiosa il senatore di FI – ha fatto l’apologia della violenza». E non c’è bisogno di scomodare la psicologia o la filosofia per accertarlo: basta andare a rivedersi le repliche de L’aria che tira su la7…