Orban dà la sveglia all’Europa: “Va cambiata con due donne di destra, Meloni e Le Pen”
“Dalle elezioni europee che si terranno nei prossimi giorni “mi aspetto soprattutto due cose: rinforzare la democrazia e avere una nuova maggioranza di destra. Questa Commissione europea ha fallito sull’agricoltura, sulla guerra, sull’immigrazione, sull’economia, ora devono lasciare”. Lo dice in un’intervista esclusiva al “Giornale” il premier ungherese Viktor Orban, secondo cui “rinforzare la democrazia significa eleggere una diversa Commissione da quella attuale che, da quando governo, è stata la peggiore”.
Orban e l’Europa: “Serve una svolta, Meloni e Le Pen si mettano d’accordo”
“Al tempo stesso serve una rinascita della destra in Europa, abbiamo un’opportunità storica per cambiare la maggioranza. I partiti di destra devono collaborare, siamo nelle mani di due donne (Giorgia Meloni e Marine Le Pen, ndr) che devono trovare un accordo”, sostiene Orban. Fidesz entrerà nel gruppo dei conservatori europei Ecr presieduto da Meloni? “Noi vogliamo aderire all’Ecr anche se siamo consapevoli ci siano temi che possono dividerci da alcuni partiti che ne fanno parte a cominciare dalla visione sulla guerra in Ucraina”, ammette il premier ungherese. Che risponde anche alla domanda se esista l’ipotesi di un’adesione al gruppo di Identità e Democrazia dopo l’uscita di Afd: “Abbiamo varie opzioni, anche l’ipotesi di un nuovo grande gruppo di destra europeo, la priorità è fare qualcosa di utile per l’Europa”.
E sull’ostracismo anti-sovranisti, Orban non ha dubbi. “L’Unione europea utilizza strumenti di ricatto, nei confronti dell’Italia lo fa con la leva economica e finanziaria a causa del vostro alto debito pubblico, nei nostri confronti con le politiche sul gender e l’immigrazione. È una questione politica, non c’entra niente il rispetto dello stato di diritto. Noi resistiamo, abbiamo strategie per difendere la nostra sovranità. Per l’Italia è diverso, senza Italia non ci può essere l’Unione europea ma noi siamo una nazione con 10 milioni di abitanti. La nostra lotta contro il federalismo di Bruxelles può però rappresentare un esempio per tante altre nazioni europee”.
Salis e Meloni, il parere del premier ungherese
“In Ungheria non sarebbe apprezzata una candidata che va in un altro paese a fare quello che ha fatto Ilaria Salis con motivazioni politiche e ideologiche, non so in Italia…”, taglia corto Orban sulla candidata della sinistra detenuta a Budapest. “Con Giorgia Meloni ci conosciamo da molti anni, la sostenevo già quando era leader di un partito al 4%. La prima volta che la incontrai pensai: farà strada perché ha due doti più importanti per chi fa politica, carattere e personalità. Inoltre è una donna cristiana che ama la propria nazione, è quello che ci vuole. Certo, ora che è al governo ha maggiori responsabilità ma nell’anno e mezzo di governo ha fatto molto bene ed è rispettata in Europa, lo vedo perché sono anche io nel consiglio europeo. Ora ha un ruolo importante anche in Europa e molto dipenderà dalle sue decisioni”.