Maturità, stretta del governo ai “diplomifici”: Valditara invia ispettori in tutta Italia
Tempi duri per i “diplomifici”, i mega istituti parificati che consentono di acquisire la maturità o l’esame di scuola media superiore con lo stesso valore legale delle scuole pubbliche. A due giorni dall’inizio degli esami di Stato, il ministro Valditara ha inviato una serie di ispezioni in tutta la Penisola per verificare la liceità delle procedure.
Le ispezioni in diverse regioni
A essere interessati ben 70 istituti paritari: 40 in Campania, 15 nel Lazio e 15 in Sicilia. Maturandi, dunque, che migrano da una città all’altra, tre (o più) anni in uno e classi fantasma riempite al quinto anno. Tutto questo potrebbe diventare soltanto un ricordo. Le scuole private dal prossimo anno dovranno, infatti, attenersi alle nuove regole previste dalla stretta contenuta nel Ddl Semplificazioni e già approvata dal consiglio dei ministri. Tolleranza zero verso i diplomifici facili è, infatti, la linea di Valditara. Pagella elettronica, registro online e protocollo informativo per tutta la durata dell’anno scolastico sono alcune delle misure previste per arginare il fenomeno ed evitare che i furbetti dell’esame di stato possano farla franca senza aver mai frequentato.
Il dato record dei diplomifici in Campania
I biglietti di andata di questo “turismo da diploma” sino a ora hanno avuto come destinazione finale perlopiù il Sud, con il record per la Campania dove i maturandi delle scuole paritarie hanno rappresentato il 30% del totale, meno del 7% nel resto d’Italia. Cifra che ha superato il 40% solo nella provincia di Salerno, dove invece al quarto superiore gli studenti in questi istituti rappresentano il 5% del totale per lo stesso anno, come risulta dall’analisi di Tuttoscuola. In controtendenza rispetto al dato generale, il numero dei maturandi nelle paritarie l’anno scorso è aumentato di 2.698 unità, superando i 56mila. Secondo il portale saranno almeno 10mila i candidati che si sposteranno quest’anno.
Ora il governo Meloni vuole vederci chiaro ed evitare scorciatoie facili che hanno consentito in questi anni una vera e propria elusione di ogni dovere didattico.