“La destra trionfa” in tutte le lingue d’Europa: da Atene a Berlino, la mappa vincente dei conservatori
“La destra trionfa”, declinato in tutte le lingue d’Europa. Da Atene a Berlino, da Parigi a Vienna. La vittoria dei conservatori era nell’aria, ma non in queste dimensioni. Un vero e proprio tsunami che arriva da Francia, Austria, Germania e, nelle ultime ore anche dai Balcani e dalla Grecia.
Vox esulta: hanno vinto partecipanti alla nostra convention
Dalla Spagna arriva un resoconto esauriente. Quella di ieri alle europee è stata la vittoria di “Europa Viva 24”, ovvero delle formazioni partecipanti alla convention organizzata a maggio da Vox e i conservatori europei (Ecr) a Madrid (tra questi, il premier italiano Giorgia Meloni). A ricordarlo Jorge Buxadé, capolista del partito spagnolo nella candidatura per l’Europarlamento.
“Tutti i partiti lì rappresentati sono cresciuti”, ha aggiunto parlando in conferenza stampa, aggiungendo che Vox considera “assolutamente imprescindibile un’alleanza politica tra tutti questi patrioti europei” e ribadendo che il partito spagnolo lavorerà “in favore del miglior modo di collaborare”, sia che questo porti a un “unico gruppo politico” nel Parlamento Ue, sia che si stabilisca “che formule alternative sono più efficaci”.
Voti per la nuova Europa: destra vincente anche in Grecia
I conservatori vincono anche in Grecia. Con il 97% dei seggi elettorali scrutinati, i conservatori di Nea Dimokratia sono al 28,04% ed eleggono 7 eurodeputati. La principale forza di opposizione, Syriza, è al 14,94% (con 4 eurodeputati). Segue il Pasok con 12,85 (ottiene 3 rappresentanti al Parlamento Ue), gli ultranazionalisti di Ellinikì lisi (‘Soluzione greca’) con il 9,43% e due eurodeputati. Anche il partito ultraortodosso, Niki (‘Vittoria in greco) ottiene un eurodeputato con il 4,40%, al pari del partito populista Plefsi eleftherias (‘Rotta della libertà’) che si assicura un rappresentante con il 3,41% dei consensi.
Conservatori vincenti anche nei Balcani
Il successo della destra e delle forze conservatrici ha caratterizzato anche il voto per l’Europa nei paesi del Balcani che fanno parte della Ue. In Croazia, l’Unione democratica croata (Hdz) del premier Andrej Plenkovic, vincendo con oltre il 33% rispetto a poco più del 27% dei socialdemocratici, ha confermato il successo delle recenti elezioni parlamentari nazionali svoltesi il 17 aprile scorso.
I conservatori croati hanno in sostanza guadagnato due seggi al Parlamento europeo, che assegna 12 deputati al paese ex jugoslavo. Nella vicina Slovenia ad affermarsi è stata l’opposizione conservatrice del Partito democratico sloveno (Sds) dell’ex premier Janez Jansa, che ha conquistato quattro eurodeputati sul totale di nove che spettano a Lubiana, raddoppiando quelli che aveva nella precedente legislatura, ma doppiando anche quelli di Movimento libertà, il partito liberale del premier Robert Golob.
L’Europa registra successi per i conservatori ovunque: la destra trionfa anche in Bulgaria, dove il Gerb, il partito dell’ex premier Boyko Borissov ha ottenuto il 26,2% dei consensi, distaccando di oltre dieci punti percentuali i liberali del Pp (Continuiamo il cambiamento) al 15.7%.
Alla Bulgaria spettano 17 seggi all’Assemblea di Strasburgo. La Romania, il Paese più grande e popoloso fra quelli balcanici appartenenti all’Unione, e che ha diritto a 33 seggi all’Europarlamento, ha registrato la prevista affermazione della Coalizione Nazionale (Cn) al governo, formata da socialdemocratici e liberali. Tale alleanza ha vinto nettamente con circail 54% dei voti. Nelle amministrative, svoltesi in Romania unitamente alle Europee, il sindaco in carica a Bucarest, l’indipendente Nicusor Dan, ha sconfitto la sfidante Gabriela Firea, già prima cittadina nella capitale negli anni passati.
La destra trionfa in tutta Europa: brinda anche Zemmour
Socialdemocratici prima forza in Svezia con 24,9% dei voti, sulla base dello spoglio della quasi totalità delle schede delle europee. A segnare il maggiore incremento però sono stati i Verdi che si sono aggiudicati la terza posizione con il 13,8%, due punti in più rispetto allo scrutinio del 2019. Al secondo posto i conservatori dei Moderati. La destra populista è la quarta forza del paese con il 13,2%, in calo di due punti rispetto al precedente scrutinio.
A Strasburgo, nello tsunami della destra delle elezioni francese, è ufficiale l’arrivo per la prima volta anche del partito di Eric Zemmour: Reconquete ha infatti ottenuto il 5,4% dei voti. Un successo per il quale Zemmour ha espresso la sua “grande gioia per aver ottenuto i nostri primi eletti” al Parlamento europeo.